50 Vette + 1 - 2022

GRUPPI: Cene - Grassobbio - Provinciale - Urgnano
SUL "POIETO" 1360 Mt Slm

CAI Bergamo - Mina Maffi

Aido sulle alte cime della Bergamasca. Domenica 10 luglio, infatti, una delegazione di soci di Grassobbio, Bergamo, Cene ed Urgnano ha raggiunto il Monte Poieto per la manifestazione “50 vette + 1”, aiutati anche questa volta dagli escursionisti del Cai di Bergamo. Presente al monte Poieto la presidente Monica Vescovi con suo padre e, tra i partecipanti, anche il presidente di Aido Grassobbio Everardo Cividini  con il suo segretario  Stefano Nava. Partiti alle 9.30 il duo (a cui si sono uniti genero e nipote di Cividini) hanno raggiunto Albino in auto, preso la funivia fino a Selvino e da lì raggiunto a piedi la bidonvia che portava al rifugio. Una volta arrivato tutto il gruppo, foto ricordo alla cappella del monte Poieto, condividendo la gioia dello stare insieme all’aperto. Il gruppo Aido di Grassobbio, provinciale di Bergamo e di Urgnano hanno mangiato al ristorante del rifugio, mentre il gruppo di Cene ha pranzato al sacco. Prima del rientro, Everardo Cividini ha sciolto il proprio aquilone colorato, simbolo della gioia del donare al prossimo.

da Primabergamo - articolo di Stefavo Nava


50 Vette + 1 - 2022

GRUPPO DI VILLA D'ALME' SUL CANTO ALTO - 10 LUGLIO 2022

50 Vette + 1 - 2022

GRUPPO DI GORLAGO SUL MONTE ARERA - 3 LUGLIO 2022

25° anniversario - Gruppo di Cassiglio

Cassiglio 26 giugno 2022

Si è tenuta domenica la festa dei primi 25 anni de gruppo Aido di Cassiglio. Un momento di festa ma anche di riflessione su che cosa significa donare: salvare
la vita delle persone e dare  un nuovo significato alla loro esistenza. La donazione è una delle forme d'amore, uno dei veicoli fondamentali per farlo capire è
l'informazione.

Presenti alla cerimonia in comune, il sindaco Silvia Lidedo e l'asssessore Barbara Regazzoni, il presidente del gruppo Antonio Milesi e il parroco don Simone Lanfranchi che, presso la parrocchiale, ha celebrato la Santa Messa. Per Aido provincile era presente il consigliere Everardo Cividini e il coordinatore di zona Diego Locatelli.

Regalo del Gruppo Comunale Aido di Cass per la Sezione Provinciale Aido di Bergamo

Festa del patrono San Giovanni Battista - Gruppo di Casnigo

Casnigo 25 giugno 2022

Festa condivisa a Casnigo per il patrono San Giovanni Battista, con un ricco calendario di attività promosso per sabato 25 giugno da Amministrazione comunale e commercianti. Dal pomeriggio sino a notte fonda intrattenimento, buon cibo e musica no-stop con sorprese la faranno da padroni nel centro storico. Innumerevoli le proposte enogastronomiche dei diversi esercizi, che allestiranno aree esterne dedicate. A livello di intrattenimento da ricordare le storie Kamishibai per bambini (dalle 16), l’esposizione di auto e moto d’epoca (dalle 15), la sfilata di moda, le foto storiche del gruppo Someanza (ore 21) con contestuale apertura della Biennale di Cultura Fotografica nella ex chiesa di Santo Spirito. Da non dimenticare l’open day del Civico Corpo Musicale Angelo Guerini ed il laboratorio floreale di Fiorista Campana dalle 16 alle 19. Alle 21 lo spettacolo clou di Rapa Rules, artista di strada che da “clown moderno” proporrà numeri da giocoliere, equilibrista ed acrobata.

AIDO Casnigo è presente con un gazebo info-point promozionale per sensibilizzare sull'importanza della donazione. Anche un piccolo gesto può salvare una vita.

Notte bianca - Gruppo di Vertova



Vertova 25 giugno 2022

 Vertova si è tenuta, per le vie del paese, dalle 17 all'una,  la “Notte bianca”, all’insegna della musica, raduni motori e attrazioni per bambini. Non mancheranno buona cucina e cocktails.

Tema della serata “Power Flowers” anni ’70/’80.

l gruppo “Gli Amici di Giamba” hanno partecipato alla serata raccogliendo fondi per i  progetti a favore dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

AIDO Vertova era presente insieme a ADMO con un gazebo info-point promozionale per sensibilizzare sull'importanza della donazione. Anche un piccolo gesto può salvare una vita.

Rassegna dialettale "Sarnèch chè gregna - Gruppo di Sarnico

(Da "Il Porto" gionale parrocchiale di Sarnico")

Sarnico 27 maggio 2022
Dato un calcio nel didietro (si fa per dire) al Covid, con un po’ di coraggio, siamo riusciti a ripartire con la rassegna dialettale “Sarnek chè gregna” e portarla a termine con successo nonostante quella di quest’anno fosse la prima dopo la pandemia oltre che l’edizione n. 13.

Johann Wolfgang Gothe, a questo proposito, diceva che la “superstizione è la poesia della vita”.  Personalmente non dò molto credito a queste negatività, anzi aggiungo: secondo me “essere superstiziosi porta sfortuna”.

All’incontro con i responsabili delle compagnie partecipanti per programmare le date, c’è stato comunque, da parte di qualcuno, una certa ritrosia ad accettare la quarta serata che, “ada té dèle olte” era casualmente capitata non solo il 13 maggio, ma addirittura di venerdì.

Razionalmente la paura del numero tredici è soprattutto legata alla cultura popolare e alla superstizione, ma sfido chiunque ad essere tranquilli se si deve recitare di venerdì 13.
Fortunatamente Franco Brescianini, attore e regista della compagnia Isolabella di Villongo, non è affetto da triscaidecafobia (una delle poche malattie che non ho), ovvero la paura irrazionale del numero tredici. Così senza problemi abbiamo così concesso a loro questo …privilegio.

Scherzi a parte, siamo soddisfatti dell’affluenza del pubblico (addirittura il 10% in più rispetto al pre-pandemia) e della qualità delle compagnie presenti. Mi sembra quindi doveroso ringraziare chi ha reso possibile lo svolgimento di queste sei serate. In primis la Parrocchia e l’Oratorio per la fiducia accordataci, il Comune nelle persone del sindaco Giorgio Bertazzoli, della sua vice Paola Plebani e dell’assessore Lorenzo Bellini e la pro Loco con il suo presidente Mauro Demarchi.

Un secondo grazie alle sei compagnie che, per prime, hanno voluto ripartire e dare un segnale deciso: «Se ci date il palco, noi siamo pronte! - hanno risposto all’unisono -. Noi sappiamo far ridere e questa sarà una delle medicine per la ripresa. Non basta quella indispensabile offerta dalla Sanità: ridere è una cura a tutti gli effetti». Grazie alla nostra Crazy Company for don John che mi onoro di dirigere, ai cugini dell’est, il gruppo “don Michele Signorelli” di Predore, agli amici della “Combricola – Gino Gervasoni” di Gazzaniga, alla compagnia “La sfongada” di Tavernola, ai cugini dell’ovest delle compagnie “Isolabella”  e “Aristogatti” di Villongo. Sei compagnie con stili diversi ma con un aspetto che li accomuna: la voglia di divertire e divertendosi.

Un grazie particolare ad alcuni amici che ci hanno dato una mano come “sponsor silenziosi”. Silenziosi ma attenti a quei bisogni che ogni tanto si manifestano. Grazie per aver creduto in noi, essersi uniti a noi per realizzare un semplice ma importante momento di aggregazione, di sostegno alla nostra parrocchia e di solidarietà verso chi soffre.

A questo proposito voglio ricordare che l’euro in più versato dagli spettatori e il contributo delle sei compagnie che si sono autoridotte il compenso, hanno permesso di aggiungere 1.000 euro alla raccolta fondi che il “Kiwanis Club del Sebino” ha completato ed indirizzato ai profughi che fuggono dalla sanguinosa guerra in Ucraina. Perché, non dimentichiamolo: ciò che sta accadendo in questo martoriato paese non può lasciarci indifferenti. Per questo il club guidato dal dott. Roberto Giorgi, aderendo alla raccolta fondi da destinare agli aiuti per i profughi proposto dalla Divisione 16 Lombardia, ha destinato quanto raccolto, attraverso un canale diretto, al Kiwanis Club di Oradea in Romania. Oradea è a circa 200 km dal confine con l’Ucraina e sin dall’inizio del conflitto il sodalizio è stato presente nella gestione di questa emergenza. Qui è stato allestito uno dei centri di accoglienza per chi fugge dalla guerra e qui sono stati inviati i nostri aiuti.

Grazie infine ad AVIS, AIDO ed ADMO per il sostegno offerto e soprattutto per la grande lezione d’amore che ogni giorno ci offrono.

Presenti alla commedia la presidente Monica Vescovi e il Vice presidente delegato Giampietro Zanoli

 


"Ta fala mal amò la ma"
una commedia esilarante
l'ultima pazzia dell'autore bergamasco Mario Dometti

La Compagnia Teatrale

“CRAZY COMPANY, FOR DON JOHN”

di Sarnico
presenta

“TA FALA MAL AMÒ LA MA?”

 Commedia brillante in due atti
di Mario Dometti

PERSONAGGI ED INTERPRETI

 

Cèca                           la prima padruna de l’osteréa                       Carmen Bellini

Gildo Crocco             ol cuoco mia stellato                                      Mario Dometti

Tecla                           sò sorèla - ötra padruna de l’osteréa            Giusi Sandrinelli

Emma                        cameriera sturdìda                                        Alessandra Toti

Cesare Bonetti           ol bocalù del paìs                                          Rosè Besenzoni

Renzo                         futuro padèr                                                   Luciano Giozani

Dott.ssa Picchi           öna proctologa                                              Silvia Braghini

Dott.ssa Fremondi    l’ötra proctologa                                           Maria Marini

Bortolo Bonadei        malàt dè moroidi                                           Luigi Colosio

Cipriano                    infermier dèla croce rossa                            Luigi Colosio

Remo                          ol Fiaca, aiuto chèf                                        Giorgio Belussi

Partoriente                                                                                       Maria Marini

Teo                             Nèut della Cèca e del Gildo                          Matteo Dometti

 

TESTO REGIA di MARIO DOMETTI

 

 TRAMA:

Ottenere la stella Michelin non è facile, si sa, ma lo è ancora di più se il ristorante dove lo chef Gildo Crocco lavora, si trova proprio di fronte all’Ospedale. Immaginabile anche a chi di fantasia ne ha poca, il via vai nel locale. Medici, infermieri, pazienti e parenti fanno da contorno a questo settimo lavoro di Mario Dometti con il quale, l'autore bergamasco, prova ad "alzare l’asticella" e muoversi in direzione ostinata e contraria alla commedia dialettale classica. Una nuova commedia cabarettistica che porta in scena fatti sicuramente mai accaduti ma paradossalmente rappresentati in una spassosa trama. Riuscirà Gildo, nonostante l'infelice posizione del Ristorante e gli improbabili frequentatori, a diventare "Chef stellato"?

 

Un grande successo di pubblico corona l’ultima commedia “Ta fala màl amò la ma?” e con essa tutta la rassegna teatrale Sarnek che grégna.  Il regista, Mario Dometti, ha proposto un’ambientazione insolita: un ristorante guidato dallo Chef Gildo Crocco, che anela alla stella Michelin. La vicinanza con l’ospedale porta però all’interno del ristorante medici, infermieri, pazienti e parenti, capaci di generare equivoci e situazioni esilaranti. Primo tra tutti l’autista dell’ambulanza, che è solito ordinare due bicchierini di grappa, uno che beve per sé e uno che beve per conto del suo amico, che non può berlo per motivi di salute.
Dopo due anni di stop, è stato un piacere rivedere la CRAZY COMPANY FOR DON JOHN nuovamente sul palco, nel suo 42°  anniversario di fondazione della compagnia. Un plauso anche alla numerosità degli attori, di tutte le fasce d’età, a testimonianza dell’impegno della compagnia a trasmettere l’amore per le commedie e per nostro dialetto anche alle nuove generazioni.

d

Gita al parco "Sigurtà" - gruppo di Stezzano

Abbiamo trascorso una bellissima domenica al Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, premiato come Secondo Parco più bello d'Europa  da European Garden Award. L'occasione è stata  propizia per divulgare un po' l'importanza della Donazione degli organi.

Caratteristica principale è quella di cambiare aspetto a seconda della stagione. Nei mesi primaverili raggiunge il suo massimo splendore grazie alle tante fioriture, ma anche in autunno l'atmosfera del sigurtà resta affascinante e soprattutto romantica.

Al Sigurtà si possono vedere ed ammirare le fioriture di diverse piante, dalle rose, ai cactus, alle ninfee, ai tulipani, ai narcisi.

 

40° AIDO e 50° di AVIS - di Palazzago

Si è celebrato domenica 16 giuno a Palazzago il 40° del gruppo AIDO aido locale e il 50° della consorella AVIS.

Per il Provinciale era presente il consigliere nazionale Leoni Callioni.


Video

Giornata della vita- Gruppo di Sarnico

Sarnico

LA VITA E’ PRIMA DI TUTTO UN DONO

Che la mattinata di domenica 12 giugno non fosse come le altre lo si era capito subito dall’arrivo di labari della varie associazioni di volontariato che si susseguivano nel parcheggio antistante la chiesa. C’è la “Giornata della vita”, un momento significativo all’interno della comunità che si colloca “sul solco” di uomini e donne che si impegnano al servizio di ogni vita: dalla più diseredata  alla più abbandonata. «Fare riferimento a questo solco - suggerisce papa Francesco - è garanzia di autenticità e forza perché si è chiamati ad operare per la vita avendo il coraggio di sognare come sogna Dio».

Fuori dalla porta della Chiesa due donne anziane commentano: «Chè via vai ghè po’ stamatina?» chiede la prima. «L’è la festa dell’Avis è de l’Aido» risponde l’altra. Non posso fare a meno di correggerla, «No è la giornata della vita». La loro risposta non tarda a venite «Cos’éla?». Rifletto come sia significativo constatare che nonostante questo appuntamento venga programmato da anni, molti non ne comprendono il significato, anzi pensano sia la festa dell’Avis e dell’Aido, associazioni che, pur essendo una grande “famiglia” pronta a prendersi cura della vita di tutti all’insegna della solidarietà, ha invece solo l’onere, l’onore e l’entusiasmo di organizzarla.

La giornata della vita rientra nel “sogno di Dio” - citato anche da papa Francesco - «…un sogno che si realizza con l’avere cura dei bambini, dei nonni, dei malati ma anche nell’accoglienza verso tutti».

«Ogni vita ha bisogno di un impegno personale, quello di “difendersi da un’economia sconsiderata, che origina guerre e morte”, l’amore autentico per la vita deve opporsi alla cultura dello spreco, dalla spirale della denatalità e incoraggiare la difesa della vita dal suo nascere fino al termine naturale».

“Che ogni bambino sia desiderato” era proprio questo l’impegno che Madre Teresa di Calcutta - ideale icona della giornata della vita - aveva assunto all’indomani dell’assegnazione del Nobel.

Madre Teresa si è costantemente adoperata a favore di ogni vita umana: da quella non nata fino a quella rifiutata, gridando ininterrottamente che “i più deboli, i più piccoli, i più miseri sono coloro che non sono ancora nati”, si è inchinata ad aiutare persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, ridando la dignità che Dio aveva dato loro e rendendosi testimone che la vita è prima di tutto un dono.

Mario Dometti

24a Camminata della solidarietà- Gruppo di Petosino

Petosino 12 giugno 2022

24a Camminata della solidarietà organizzata da Aido, Avis e gruppo missionario di Petosino,
Circa 150 i partecipanti che hanno camminato su un percorso di 6 o 10 km sulle vie di Petosino, Azzonica, Sorisole e Ponteranica e sulla ciclabile del Parco dei colli di Bergamo.
E stata una bellissima mattina con l'obiettivo  di sensibilizzare i cittadini del territorio sul tema della donazione e della solidarietà.

Camminata Nerazzurra noi presenti! - Gruppo di Ponte San Pietro

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Gruppo Aido Ponte S.Pietro presente ...insieme a tanti altri al ristoro di Colle Aperto in occasione della Camminata Neroazzurra di domenica 5 giugno. Grande organizzazione, pronti ad accogliere i partecipanti alla 10 km. (7-8000 assetati ?). Una bella mattinata con Aido sempre disponibile. Grazie a tutti


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