"La cultura del dono", uno stile di vita: dalla teoria alla pratica". Incontro con gli studenti del liceo Mascheroni di Bergamo

Bergamo 15 dicembre 2022

Giovedi 15 dicembre si è tenuto presso l’auditorium del Liceo Lorenzo Mascheroni in città un incontro per gli studenti delle classi quarte del Liceo dal titolo:

LA CULTURA DEL DONO, uno stile di vita:
dalla teoria alla pratica”.
L’incontro è stato organizzato dalla Profssa Paola Crippa, Dirigente Scolastico e dalla Prof.ssa Filiana Lamberto, Referente della salute in collaborazione con le Sezioni Regionali Lombarde di tre Associazioni di Volontariato: AIDO, AVIS e ADMO.
L’obbiettivo è stato quello di presentare ai ragazzi il Dono dal punto di vista etico, sociale, educativo e culturale non solo attraverso la teoria, ma sottolineandone il  valore anche attraverso le attività pratiche del volontariato, testimoniato da tre associazioni da anni dedicate alla donazione di organi e tessuti e radicate sul territorio di Bergamo che si è fregiata nel 2022 del titolo di Capitale del Volontariato.
Dopo l’introduzione  della Profssa Paola Crippa e della Prof.ssa Filiana Lambertoil dott. Mariangelo Cossolini, già coordinatore trapianti della ASST Papa Giovanni di Bergamo e Consigliere Provinciale AIDO Bergamo ha relazionato sul tema dell’etica del dono.
Sono seguite le relazioni di Corrado Valli Presidente regionale AIDO, Oscar Bianchi Presidente regionale AVIS e Diego Colombo per ADMO Regionale. Prima di alcune testimonianze di esperienza vissuta si è svolto un dibattito tra Studenti e Relatori.

L’incontro si è concluso con l’intervento dell’Orchestra di Istituto che ha allietato i presenti con alcuni brani musicali.












Carte prepagate AIDO Consiglio Regionale Lombardia

così BPER sostiene i volontari dell’Associazione:
1000 tessere saranno distribuite nelle filiali lombarde

Milano 22 Aprile 2022

E’ stata siglata nei giorni scorsi l’intesa tra BPER Banca e Aido Lombardia per l’emissione e distribuzione nelle filiali lombarde di 1000 nuove carte ricaricabili non nominative, che possono essere rilasciate solo ad associati Aido Lombardia.

BPER Banca provvederà a riconoscere all’associazione due euro per ogni carta attiva al 31 Dicembre, che abbia effettuato almeno un movimento nell’anno.

Luca Gotti, Responsabile Direzione Territoriale Lombardia Ovest di BPER Banca ha dichiarato: “Siamo contenti di sostenere l’attività di Aido Lombardia, un’associazione che contribuisce a salvare tante vite umane tutti i giorni. Grazie a questa intesa, non solo siamo in grado di offrire un supporto economico, ma collaboriamo per far conoscere l’attività benefica di Aido a tante persone e sensibilizzare i cittadini sul tema importante della donazione degli organi”.

Corrado Valli, Presidente Regionale Lombardia di Aido ha affermato: “L’ Aido Lombardia è impegnata da oltre 50 anni nella diffusione del messaggio della donazione con costanti iniziative di informazione e sensibilizzazione. Il nostro operare per smuovere le coscienze verso la donazione di organi è sostenuto da associazioni e imprese, incluse quelle del mondo creditizio. La diffusione delle carte prepagate e ormai ampia e in uso anche presso i nostri associati, con quella di BPER Banca potranno indirettamente sostenere la nostra associazione, sempre attenta alle fonti di finanziamento vista l'assenza di un supporto pubblico”.

Le carte, emesse dalla società del Gruppo BPER, Bibanca S.p.A. e brandizzate con il logo AIDO, sono in distribuzione in 21 filiali della Lombardia.
Ecco l’elenco completo: Varese (Via Vittorio Veneto), Luino (Via Piero Chiara), Busto Arsizio (Piazza San Giovanni), Como (Via Giovio), Milano (Via Negri, Via Della Moscova, Via Manzoni), Lecco, Lodi, Dalmine, Romano di Lombardia, Grumello Del Monte, Sarnico, Bergamo (Via Borgo Palazzo e Via San Bernardino 72), Vimercate (Via Cremagnani), Monza (Via Parravicini), Brescia (Corso Martiri, Via Trieste, Via Vittorio Veneto) e Mantova (Via Don Bartolomeo Grazioli).

AIDO: La mostra fa tappa in Provincia

Inaugurata la terza tappa della mostra
itinerante sotto i portici del cortile della
Provincia la 3a tappa della mostra itinerante

La Presidente:
i bellissimi pannelli fotografici della mostra non andranno però in soffitta

Ultima tappa dell’esposizione fotografica organizzata dai Consigli Regionali e Provinciali di AIDO, nell’ambito dei festeggiamenti del 50° di fondazione della DOB (Donatori Organi Bergamo). Il cortile “f.lli Quarti” del Palazzo della Provincia ospiterà fino a dicembre una mostra che, come ha detto nel corso dell’inaugurazione il presidente AIDO Lombardia Corrado Valli «vuol delineare le fasi evolutive e le persone che hanno contribuito a fare grande AIDO e che ha inoltre il compito di aprirsi alla città mostrando quanto è stato fatto in questi cinquant’anni, a livello di solidarietà, disponibilità verso l’altro, colonne portanti di questa associazione».

Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente facente funzione della Provincia Pasquale Gandolfi che ha sottolineato l’importanza della donazione come nuova opportunità di vita. «Come istituzioni abbiamo il dovere di sostenere e dare sempre maggiore visibilità ad AIDO, partita cinquant’anni fa proprio dal nostro territorio bergamasco fino a diventare una realtà nazionale fondamentale. Condividere la possibilità della donazione è una priorità che dobbiamo darci. Aiutare il prossimo con una scelta così importante è da sostenere sempre. Sono orgoglioso – ha concluso - di essere qui con voi e complimenti per il vostro impegno nel portare la mostra in questo luogo».

Ha concluso gli interventi il Cav. Leonida Pozzi, che dopo aver sottolineato l’importanza della donazione. «La Provincia è stata per cinquant’anni un partener indispensabile per la divulgazione della cultura del dono; sono quindi soddisfatto che la mostra concluda qui il suo itinere. Il mio augurio e che non ci siano altri cinquant’anni da festeggiare, che ci non ci sia più un’associazione che spinga a donare gli organi ma che in futuro il cittadino sia diventato così evoluto da ritenere la donazione un atto dovuto e che tutti abbraccino questo messaggio di solidarietà e di amore».  

«Anche se la mostra si è conclusa - ha fatto sapere la Presidente Provinciale Monica Vescovi assente per motivi di lavoro - i bellissimi pannelli fotografici della mostra non andranno però in soffitta, saranno a disposizione per esposizioni fotografiche nelle scuole o nelle piazze nel corso di eventi promossi dai vari gruppi comunali  per mettere in evidenza la strada percorsa dal sodalizio, far maturare nei singoli l’importanza del dono e rendere sempre più presente l’AIDO nel tessuto sociale»

Fotografie di Everardo Cividini

Legame tra passato e presente

L'atto di offrire fiori da parte del Cav. Leonida Pozzi alla Pres. Nazionale Flavia Petrin, è significativo del legame col passato, patrimonio di esperienze e di vissuto sul quale le persone costruiscono il loro futuro, oltre che segno di una continuità che deve lasciare spazio al cambiamento.

Giacomo Gotti e Rodolfo Rota: i "collaboratori" che costituirono il primo nucleo operativo in casa di Giorgio Brumat, in via San Gregorio Barbarigo nel novembre 1971, al quartiere Monterosso di Bergamo, in occasione della consacrazione della chiesa parrocchiale, diedero vita alla DOB - Donatori Organi Bergamo divenuta pochi medi dopo, AIDO.

50° DOB-AIDO: mostra fotografica al Papa Giovanni XXIII

Seconda tappa della mostra itinerante: dopo l'Aeroporto di Orio si approda all'Ospedale di Bergamo.

La presidente Provinciale AIDO Monica Vescovi:

Sempre attenta a riconoscere l’impegno silenzioso e insostituibile dei volontari dell’Associazione, ha ringraziato per l’ospitalità e presentato i prossimi appuntamenti relativi ai festeggiamenti del 50°, precisando come: «dietro a noi dirigenti ci siano tanti volontari, donne e uomini, e giovani, che lavorano in silenzio e che rendono possibile tutto questo. A loro va il mio grazie e il nostro applauso».

 

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Filmato di Everardo Cividini

Nuovo medico referente dell’attività di Coordinamento per il prelievo e il trapianto d’organo dell’ASST Papa Giovanni

E' la dottoressa Elena Buelli nativa di Sarnico
Dott.ssa Elena Buelli
Dott.ssa Elena Buelli

La dott.ssa Buelli con Everardo Cividini

Arriva al Papa Giovanni la mostra dei 50 anni

di Mario Dometti con a collaborazione dell'Ufficio Stampa dell'ASST Papa Giovanni XXIII

Significative le location scelte per la “Mostra fotografica” proposta dai Consigli Regionale e Provinciale di Bergamo di AIDO, per ricordare la nascita del DOB (Donatori Organi Bergamo): L’aeroporto di Orio al Serio, punto d’arrivo di alcuni organi prelevati. Il Papa Giovanni, dove è stata inaugurata ieri, un luogo ad alta valenza simbolica per l’intensa attività di prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. Infine, negli ultimi due mesi dell'anno, il porticato del palazzo della Provincia per ricordare quanto Bergamo ha dato “eccellenze” poste alla guida di AIDO e dedite al volontariato.

La mostra per circa due mesi resterà visibile al pubblico nella “Hospital street dell’Ospedale” nell’area tra la Torre 1 e l’esercizio commerciale.

Il direttore generale Maria Beatrice Stasi nella sua introduzione ha detto: «Voglio sottolineare il forte legame tra la tradizione di grande generosità del territorio bergamasco e più in generale lombardo, con la donazione di organi e l’attività di prelievo e trapianto. Ringrazio AIDO. Ne apprezzo la dinamicità e lo spirito pionieristico che ha permesso, partendo da Bergamo, di introdurre nella società una visione moderna del trapianto e della donazione. L’ospedale di Bergamo è impegnato da più di 35 anni ad onorare queste scelte così solidali. Lo facciamo anche in tempi difficili come questi. Nel 2020, anno in cui ci siamo ritrovati a fronteggiare il primo epicentro della crisi pandemica, abbiamo effettuato 117 trapianti di organi solidi (148 nel 2019) e ben 129 di midollo, contro i 94 dell’anno precedente. A giugno di quest’anno, l’impegno e la professionalità di oltre 70 medici e operatori sanitari ci ha permesso di effettuare una maratona di 6 trapianti di organo in 24 ore. Uno dei pazienti, malato terminale di Covid, ha ricevuto il terzo trapianto di polmoni per polmonite da Coronavirus, in Italia».

«Una mostra che ha due linee e due direttrici - ha spiegato il Presidente Regionale Corrado Valli -: quella del ricordo e quella divulgativa che ci ricorda la nostra finalità: far conoscere i messaggi di solidarietà, affinché il bene prezioso della vita possa proseguire grazie a noi, anche quando noi non ci saremo più».

La Presidente Provinciale Monica Vescovi, ha ringraziato per l’ospitalità e presentato i prossimi appuntamenti relativi ai festeggiamenti del 50°, precisando come: «dietro a noi dirigenti ci siano tanti volontari, donne e uomini, e giovani, che lavorano in silenzio e che rendono possibile tutto questo. A loro va il mio grazie e il nostro applauso».

Il medico referente dell’attività di Coordinamento per il prelievo e il trapianto d’organo dell’ASST Papa Giovanni, Elena Buelli, ha sottolineato: «Il nostro ospedale è tra i pochi in Italia autorizzati a tutte le tipologie di trapianti di organi solidi, su adulti e minori. Oggi la medicina offre maggiori certezze e speranze per chi, solo grazie al trapianto, può trovare una possibilità di rinascita. Una speranza che nasce, purtroppo, dal dramma per la morte di un paziente e allo stesso tempo da un suo precedente atto di enorme generosità: aver espresso in vita la volontà di donare».

Tra i presenti all’inaugurazione della mostra fotografica vi erano anche una decina di gruppi comunali e due sezioni provinciali di AIDO (Bergamo e Varese), il vicepresidente provinciale Franco Cometti ed il consigliere provinciale Mariangelo Cossolini, che proprio al Papa Giovanni è stato per tanti anni coordinatore al prelievo e trapianto d’organi. Per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII era presente il direttore sanitario Fabio Pezzoli e Bibiana Del Bello, coordinatrice infermieristica per l’attività di donazione, prelievo e trapianto d’organi e tessuti. Presenti quali “ospiti speciali” anche: Roberto Pozzi, Rodolfo Rota e Giacomo Gotti che, nel 1971 furono tra i primissimi ad affiancare Giorgio Brumat nell’impegno per la nascita e la radicazione sul territorio della DOB, una Associazione altamente innovativa per quanto proponeva a quei tempi, in assenza totale di leggi a sostegno della donazione e del trapianto.

Leonida Pozzi, già Presidente regionale e provinciale e attualmente Consigliere provinciale di AIDO Bergamo, ha così concluso: «AIDO torna oggi all’Ospedale di Bergamo, dove è nata 50 anni fa. Nei reparti degli allora Ospedali Riuniti, Giorgio Brumat dialogò con alcuni specialisti per capire come fondare l’Associazione, in un momento in cui in Italia non c’era una legislazione sui trapianti e sulla donazione degli organi. La collaborazione tra AIDO e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII andrà avanti anche nel futuro. Io sono trapiantato di fegato, ma conduco una vita del tutto normale e come me, altre 50.000 persone in tutta Italia, testimonianza vivente del fatto che è possibile vivere non solo per sé stessi, ma anche per gli altri».

INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA
AEROPORTO DI ORIO

50°































UNA MOSTRA PER
Ricordare

Orio al Serio
«L’immagine è quella di una donna, che ha ricevuto un organo e che per questo è rimasta in vita dando alla luce un figlio. Se guardiamo questa fotografia, in particolare lo sguardo della mamma, si capisce la forza del grande messaggio di AIDO e ancor più il senso della mostra fotografica inaugurata il 30 giugno, all’interno dell’aeroporto di “Orio al Serio”. Un filo invisibile che ha unito il donatore quando la vita lo ha abbandonato e che questa vita, l’ha passata alla madre e da lei al figlio». Con questa frase il presidente AIDO Lombardia Corrado Valli ha aperto il pomeriggio colorato di biancorosso, promosso dal Consiglio Regionale stesso e dalla Sezione Provinciale di Bergamo.

Un’esposizione fotografica nell’ambito dei festeggiamenti del 50° di fondazione DOB-AIDO che i passeggeri in transito dallo scalo bergamasco potranno ammirare per due mesi, per passare successivamente al “Papa Giovanni” e infine nei saloni della Provincia. Oltre a mettere in evidenza la strada percorsa dal sodalizio dalla sua nascita nel 1971 ad oggi, la mostra vuole continuare a far maturare nei singoli la consapevolezza, anche in questo periodo di pandemia, dell’importanza del dono e rendere sempre più presente l’AIDO nel tessuto sociale.

Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente di “Sacbo” Giovanni Sanga che ha sottolineato come, «nonostante le difficoltà del momento, abbiamo fatto il possibile per accogliere l’evento, condividere il percorso di questo 50° e dare la giusta importanza all’associazione e in particolare a Bergamo che ha dato molto in termini di alta dirigenza alla sua guida».
«Una mostra che ha due linee e due direttrici - ha spiegato Corrado Valli - quella del ricordo, scavando nella nostra memoria, comprenderne le fasi evolutive e le persone che hanno contribuito a fare grande AIDO e quella divulgativa che ci ricorda la nostra finalità: quella di far conoscere i messaggi di solidarietà, disponibilità e apertura all'altro affinché, il bene prezioso della vita, possa proseguire grazie a noi, anche dopo quando noi non ci saremo più».
Ha preso la parola quindi la Presidente Provinciale Monica Vescovi che ha ringraziato per l’ospitalità e presentato i prossimi appuntamenti relativi ai festeggiamenti del 50° ha precisato come: «dietro a noi dirigenti ci siano tanti volontari, gente che lavora in silenzio e che rende possibile tutto questo. A loro va il mio grazie e il nostro applauso».
Il presidente Gianfranco Gafforelli ha portato il suo saluto oltre che il ringraziamento per quanto AIDO ha fatto e sta facendo per la comunità: «Un lavoro prezioso, silenzioso, tipico di noi bergamaschi, ma importante per sensibilizzare alla donazione».

«Il nostro è un grande ospedale dove si fanno tanti trapianti - ha commentato il dott. Franco Ferri responsabile coordinamento trapianti al “Papa Giovanni” - ma fino a tanti anni fa la morte di un paziente rappresentava una sconfitta. Oggi vediamo si una sconfitta e tanta tristezza ma anche altrettanta speranza per chi, solo in questi momenti, può trovare una possibilità di rinascita».

Presenti anche: Roberto Pozzi, Omnesanti, Offredi, Rodolfo Rota e Giacomo Gotti che, nel 1971 aiutarono Giorgio Brumat alla nascita del Dob, una associazione per certi versi innovativa per quanto proponeva.
A conclusione il Cav. Leonida Pozzi, storico esponente di AIDO, dopo averne narrato la nascita, ha rimarcato come il lavoro di sensibilizzazione dell’associazione sia rivolto verso il prossimo che soffre al quale va ridata un’esistenza e la vita. «Ho avuto 23 anni fa, un fegato nuovo. Me l’ha donato una donna di 46 anni che con il suo gesto ci ha fatto vivere in cinque. Ho fatto, grazie a lei, 23 anni di vita bellissima e meravigliosa e sono qui a testimoniarla grazie a meravigliosi medici. Posso dire che da allora la presenza di AIDO all’interno dell’Ospedale, con la sua azione di collaborazione, di stimolo e aiuto con borse di studio, ha contribuito a far diventare l’Ospedale di Bergamo un’eccellenza europea. Guardando queste fotografie, pensate ai primi anni di vita, alle difficolta che si incontravano quando la gente sentendo parlare di donazione faceva gestacci. Oggi Bergamo è un patrimonio, ricco di volontariato puro, sincero con la voglia di aiutare gli altri e con la soddisfazione di coricarsi la sera dicendo “Oggi la mia giornata è stata riempita dalla consapevolezza di aver tolto la sofferenza a qualcuno”».

Mario Dometti

https://youtu.be/0riAFmAzgCshttps://youtu.be/SU8twkfv7fA

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