Aida Paternostro dialoga con Francesca Boldreghini e Leonio Callioni
Ilia Doneda, Carmen Rampinelli di ADMO, Artemio Trapattoni Presidente AVIS Bergamo, Gian Pietro Zanoli Presidente di AIDO Provinciale Bergamo, Daniele Archetti donatore ADMO e Elena Rottoli di AREU Bg
Dieci anni di formazione al soccorso per salvare vite e promuovere il volontariato
500 ragazzi sul Sentierone per lezioni sulla rianimazione
Un'iniziativa di AREU AIDO Bergamo presente con il presidente Gian Pietro Zanoli
Bergamo 21 settembre 2024
Promuovere l'apprendimento delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare, come il massaggio cardiaco, l'uso del defibrillatore e sensibilizzare sull'importanza di un intervento rapido da parte dei cittadini, che può fare la differenza nel salvare una vita. Questi sono gli obiettivi principali di "Viva!", un'iniziativa promossa dall'Unione Europea, giunta alla sua decima edizione, e organizzata ieri da Areu in collaborazione con l'Asst Papa Giovanni, il Comune di Bergamo, la Federazione Volontari del Soccorso , la Federazione Associazioni Pronto Soccorso, Anpas Lombardia e la Croce Rossa Italiana.
«Questo traguardo è significativo - ha dichiarato Elena Rottoli, coordinatrice infermieristica di Areu a Bergamo - poiché celebriamo il coinvolgimento di 5mila studenti e insegnanti, formati ad intervenire con il massaggio cardiaco e il defibrillatore in caso di arresto cardiaco».
L'edizione ha visto la partecipazione complessiva di 500 studenti delle scuole superiori, seguiti da 100 istruttori delle associazioni di soccorso, supportati dal 118 di Areu Bergamo, che li hanno preparati.
La giornata è iniziata con un corso teorico presso l'auditorium dell'Opera Sant'Alessandro, seguito da una sessione pratica sul Sentierone, dove gli istruttori hanno guidato i partecipanti nell'apprendimento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e dell'uso del defibrillatore. «È una vera lezione di educazione civica - ha sottolineato Rottoli - che dimostra come insieme possiamo fare tanto». L'evento ha avuto anche il sostegno di Avis, Aido e Admo, i cui rappresentanti hanno illustrato l'importanza del dono e del volontariato, partecipando attivamente insieme ai loro volontari sul Sentierone.
AIDO Bergamo era presente con il presidente Gian Pietro Zanoli e alcuni volontari, che hanno contribuito a sensibilizzare i partecipanti sull'importanza della donazione.
Auditorium dell'Opera Sant'Alessandro
Il discorso del presidente Zanoli
Buongiorno ragazze e ragazzi, sono Gian Pietro, della sezione Provinciale di Aido.
Sapete cosa è Aido e di cosa vuole parlare?
Più che presentare Aido, voglio presentarvi la nostra mission che è quella di dare un senso alla nostra Vita; la Vita con la V maiuscola, la Vita che dobbiamo amare, valorizzare, la Vita che ci mette in relazione con gli altri.
E basta poco per dare un senso alla nostra vita, basta un semplice SI.
Questo SI che diventa un DONO per quelle persone che hanno bisogno di sangue, di midollo e di organi.
A tutti penso faccia piacere ricevere un dono; pensate che se doniamo una parte di noi, la persona che riceve il nostro dono può guarire e tornare a vivere quella vita che la malattia non gli ha permesso di vivere pienamente.
Tra poco sperimenterete l’utilizzo del defibrillatore che serve a riportare in vita una persona che ha avuto problemi al cuore. Pensate che bello vedere quella persona che riapre gli occhi ed il cuore riprende a battere! Anche questo è dare un senso alla nostra vita.
Se diciamo questo sì alla vita attraverso la donazione di sangue, midollo e organi, non dobbiamo però sentirci dei supereroi, ma persone che fanno il proprio dovere. Lo vedo come un segno di Cittadinanza Attiva.
L’impegno di Aido in questi anni sarà sempre di più quello di informare le persone perchè dicano si alla donazione; perché dicano sì alla vita oltre la vita.
Da alcuni anni c’è la possibilità per chi rinnova la carta d’identità di esprimersi in merito alla donazione.
I dati a livello nazionale sono questi:
- il 70% dice di SI
- il 30% dice di NO
- il 42% non si esprime e questo è il dato che maggiormente ci preoccupa
Oltre alla possibilità di esprimersi al rinnovo della carta d’identità ci sono altri modi legati ad Aido; da un paio di anni lo si può fare in 2 minuti, con pochi click attraverso l’app Digital Aido.
Poi sul Sentierone potrete chiedere ulteriori informazioni al Volontari Aido che troverete.
Quello che vi chiedo è di riflettere seriamente su queste nostre proposte.
Non rimandate a domani quello che potete decidere oggi; anche questa è dare un senso alla nostra vita.
Sul Sentierone
AIDO, crescono soci, donazioni e trapianti ma il 42% non sceglie
Bergamo 18 maggio 2024
Monastero di Astino
Sono in aumento iscritti, donazioni e trapianti, ma il 42% della popolazione non ha saputo scegliere e nel contempo le liste d’attesa sono ancora troppo lunghe. L’Aido della Lombardia si è riunita ieri nella splendida cornice di Astino per la 36ª assemblea elettiva.
Al 31 dicembre 2023, in Italia i soci sono saliti a 1.449.363 unità, mentre la Lombardia è al 4% della popolazione con 397.988 adesioni, 2.978 in più rispetto al 2022. La nostra provincia conta ben 79.226 iscritti, con 484 persone in più rispetto all’anno precedente (+0,61 %), come prima provincia lombarda (7%) con 134 gruppi comunali e intercomunali. Analizzando i dati contenuti nel report redatto dal Centro Nazionale Trapianti in collaborazione con la Rete Nazionale Trapianti, si evince che il 2023 ha ottenuto praticamente in tutti gli indicatori i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese.
Per la prima volta le donazioni di organi hanno superato quota duemila (+11,6% rispetto all’anno precedente), mentre i trapianti di organi hanno superato il numero di 4.462, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%). La crescita degli interventi ha riguardato tutte le specialità: nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (+10,4%), 1.696 di fegato (+14,7%), 186 di polmone (+33,8%), 40 di pancreas (+5,3%) ma soprattutto ben 370 trapianti di cuore (+46,2%). Inoltre, si conferma ancora il costante miglioramento degli esiti degli interventi, con la Lombardia che vanta il maggior numero di trapianti, ben 827. Ora la sfida consiste nel ripensare l’approccio per ampliare il coinvolgimento e l’incisività comunicativa, grazie a nuovi strumenti che utilizzino linguaggi più moderni e che si integrino con un mondo sempre più digitale e smart, in modo da raggiungere le giovani generazioni. Nel ritrovo di Astino, il presidente uscente di Aido Lombardia, il bergamasco Corrado Valli, che ha presieduto l’assemblea insieme alla presidente nazionale, Flavia Petrin, ha confermato il bilancio positivo degli ultimi anni, affermando: «Concludo una meravigliosa esperienza quadriennale, contraddistinta da uno tsunami sanitario: la pandemia da Covid. Tutti abbiamo continuato a credere nella nostra associazione, mettendo le basi per un futuro luminoso di rinnovato impegno a favore delle donazioni e dei trapianti, per continuare a dare speranza di vita alle migliaia di persone in lista d’attesa. Il tutto nel ricordo delle persone che non ci sono più, tra le quali Leonida Pozzi, che guidò Aido Lombardia per quasi 30 anni – conclude Valli –. Detto questo, ancora oggi c’è una fetta molto grande di cittadini, ben il 42%, che non ha saputo scegliere e nel contempo le liste d’attesa sono ancora troppo lunghe».
da L'Eco di Bergamo
di domenica 19 maggio 2024
Bergamo 21 ottobre 2023
Questa mattina a Bergamo alla "Casa del Giovane" si è tenuto il corso di formazione dei formatori scolastici.
Bellissimo e interessate corso tenuto da Sara Guerra.
Il programma scuola proposto dal Consiglio Regionale Aido Lombardia è bello e coinvolgente per i giovani. Un nuovo modo di entrare in contatto con loro.
Ora tocca a noi formatori portarlo nelle scuole lombarde.
Everardo Cividini
Imparare a usare il defibrillatore: Cinquecento studenti a lezione
Con l’Areu: La mattinata sulle tecniche di pronto soccorso salva-vit
ha coinvolto le classi qui te
delle scuole superiori
Da l'Eco di Bergamo
Lezioni di vita e pronto soccorso a cielo aperto. In una sola mattinata ben 500 studenti bergamaschi sono stati formati all’uso del defibrillatore.
È successo ieri, in Città Alta, nell’ambito della 9ª edizione di ViVa!, l’iniziativa promossa da Areu, l’Agenzia regionale per l’emergenza-urgenza, dedicata all’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore e rivolta agli alunni delle scuole superiori bergamasche. Il corso Blsd laico, Basic life support and defibrillation, ha coinvolto gratuitamente 500 studenti delle classi quinte degli istituti di secondo grado, che si sono cimentati con il massaggio cardiaco sui manichini. «Con questa giornata, sommata a quelle organizzate negli anni precedenti, abbiamo raggiunto quota 3.500 alunni delle scuole superiori bergamasche ufficialmente abilitati a effettuare, in caso di arresto cardiocircolatorio, le manovre di rianimazione cardiopolmonare comprensive dell’utilizzo del defibrillatore», ha spiegato Elena Rottoli, coordinatore infermieristico Areu-118 Bergamo.
L’evento, che s’è confermato un successo in termini di partecipazione dei giovani, curiosi, stimolati e ricettivi nell’apprendere le manovre di rianimazione, ha visto in campo l’Università, l’Ufficio ambito scolastico, il Comune e la Provincia.
La parte formativa è stata affidata agli istruttori delle organizzazioni di volontariato locali, ovvero Anpas, Fvs, Faps e Cri. Dopo la lezione frontale nell’Aula Magna dell’Università in Sant’Agostino, i giovani si sono distribuiti in 100 postazioni, collocate nel parco, dove hanno appreso le manovre pratiche sulla rianimazione cardiopolmonare.
Mentre Aido, Avis e Admo, presenti anche quest’anno con i loro gazebo, hanno colto l’occasione per sensibilizzare i giovani alla donazione.
«Nell’anno della Capitale della Cultura, è ancora più importante e necessario lanciare questomessaggio, coinvolgendo i ragazzi in lezioni di vita e pronto soccorso a cielo aperto – ha aggiunto Rottoli –. Ogni anno, in Italia, circa 60mila cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, spesso a insorgenza improvvisa. Le possibilità di prevenire questo danno dipendono dalla rapidità e dall’efficacia delle procedure di soccorso, riassumibili nella corretta applicazione della Catena della Sopravvivenza.
Un intervento tempestivo e corretto contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite. È assolutamente necessario che le tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa, a partire dalle nuove generazioni».
D. Am.
https://youtu.be/9OJqe-wYosg?si=8FaVTxHfz1Dp7VAK
Due giornate per ribadire l'impegno a diffondere
la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule
Sabato 16 E Domenica 17 settembre
(da l'Eco di Bergamo)
Bergamo - San Pellegrino
«L’Aido bergamasca è più viva che mai. Dopo il periodo di pandemia i nostri 138 gruppi sono tornati in piena attività, di sensibilizzazione, comunicazione e raccolta fondi». Monica Vescovi è la presidente bergamasca dell’Associazione donatori organi, nata a Bergamo 50 anni fa. Compleanno festeggiato sabato e ieri a Bergamo e San Pellegrino.
In città, nel 1971 (quartiere Monterosso), l’udinese Giorgio Brumat fondò prima la Dob (Donatori organi bergmaschi) e due anni dopo, nel 1973, l’Aido. Due anni più tardi a San Pellegrino, ci fu la prima assemblea nazionale.
Alle celebrazioni la presidente nazionale Flavia Petrin, e con lei i presidenti di sezioni e gruppi arrivati da tutta Italia, dalla Puglia alla Lombardia: 84 i rappresentanti che sono stati ospitati in questa due giorni.
Sabato l’omaggio al Famedio del cimitero di Bergamo a Giorgio Brumat, con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’assessore Claudio Angeloni. Quindi il trasferimento al casinò di San Pellegrino, con i saluti del sindaco Fausto Galizzi, gli interventi del presidente nazionale Flavia Petrin, di quello regionale Corrado Valli e dove la compagnia bergamasca «Luna e Gnac» ha proposto lo spettacolo «Il ricamo del mondo», promosso dall’Aido regionale.
«Centotrentotto gruppi e 79mila iscritti nella nostra provincia - continua Vescovi, assente alle celebrazioni per motivi di salute - sono numeri importanti che ci confortano: ci sono ancora tante persone che credono nei valori dell’Aido. Le adesioni ora avvengono prevalentemente tramite i Comuni però i nostri gruppi ci tengono ancora tantissimo a fare attività di sensibilizzazione diretta. Abbiamo come tanti un problema di ricambio generazionale, ma chi è ancora nell’associazione ha tanta voglia di proseguire e darsi da fare».
Tra i prossimi appuntamenti la giornata nazionale dell’Aido, il 30 settembre e il 1° ottobre. In tutta la Lombardia saranno 325 le piazze coperte, più di un terzo di tutte quelle in giro per l’Italia. Serviranno per sensibilizzare e raccogliere fondi. A Bergamo ci saranno stand anche all’Oriocenter (il 30 settembre) mentre il 1° ottobre, dietro al centro commerciale, ci sarà la raccolta di lattine vuote.
A tracciare il bilancio di questa due giorni di celebrazioni per il 50° dell’Aido è il presidente regionale CorradoValli, bergamasco di Trescore: «Gli iscritti all’Aido di tutta Italia si sono riuniti idealmente in questi due giorni di celebrazioni a Bergamo e San Pellegrino - dice - . Sono state celebrazioni sentite, di grande significato, un ritorno alla terra che ci ha visto nascere, in particolare a San Pellegrino dove con la prima assemblea nazionale vennero costituiti anche gli organi istituzionali».
A conclusione delle celebrazioni, la visita dei delegati da tutta Italia a palazzo Terzi. Qui, a ciascun invitato è stato donato un po’ di Mais Spinato di Gandino, a ricordo della polenta, tra i simboli di Bergamo. L’Aido ora è attesa alla Giornata nazionale del 30 settembre e 1° ottobre. Il comitato centrale
la festeggerà a Cagliari.
Al Famedio del Cimitero monumentale di Bergamo per onorare Giorgio Brumat fondatore di AIDO
Festeggiato il 50° Anniversario di Aido Bergamo.Prima al Famedio per onorare Giorgio Brumat fondatore e quanti hanno donato, c'è stato l'intervento del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.È seguita la Santa Messa presieduta da Don Davide Pelucchi con una omelia toccante.Ci ha invitato a dire: "non aimé ma: "A me, tocca a me" prendersi cura di chi incontriamo nel bisogno.A San Pellegrino Terme serata al Casinò con una commedia moderna che parlava del "dono".Chi ha tirato le fila: Flavia Petrin Presidente Nazionale Aido e Corrado Valli Presidente Regionale Aido Lombardia con discorsi di intervento di alto profilo. Everardo Cividini
A San Pellegino
AIDO ricorda un grande uomo: Leonida Pozzi
da l'Eco di Bergamo
Vilminore 6 agosto 2023
Ci sono persone che sono diventate storia perché hanno segnato la vita sociale di intere comunità diventando esempi da imitare. Esattamente sette mesi fa, l’Aido provinciale di Bergamo dava l’ultimo saluto al cav. Leonida Pozzi, una pietra miliare dell’associazione che per decenni ha ricoperto tutte le cariche associative contribuendo a far crescere il sodalizio.
«Il cav. Pozzi ha speso forze e tempo per dare credibilità ad Aido - sottolinea la presidente di Aido provinciale Bergamo Monica Vescovi – e dare entusiasmo ai volontari che lo hanno affiancato, ricordando a tutti che anche lui ha beneficiato di un dono: grazie ad una sconosciuta, per 25 anni ha potuto avere una vita piena dedicandosi così alle tante persone in lista d’attesa per un trapianto. Ed è proprio per questo che il Consiglio Direttivo che ho il privilegio di guidare, lo vuole degnamente ricordare con una manifestazione organizzata domenica 6 agosto, con il prezioso contributo del Gruppo Comunale Val di Scalve, in un luogo a lui particolarmente caro: il “Tempio del Donatore” di Vilminore di Scalve alla presenza di oltre 200 Aidini con i rispettivi labari di rappresentanza. Il suo nome verrà riportato sulla pergamena insieme a tutti i presidenti di Aido Provinciale defunti».
Il programma prevede il ritrovo alle 9 alla sede Donatori di Sangue in Via Polini 7/E a Vilminore di Scalve con colazione per tutti i partecipanti. A seguire, in corteo, si salirà al Tempio del Donatore insieme al gruppo Aido di Coccaglio che, nell’ambito di “Bergamo Brescia capitali della cultura” e in occasione del 50° di Aido, ha organizzato una staffetta fra i due capoluoghi di provincia. Gli amici bresciani affiancati dal gruppo comunale di Grumello del monte, arriveranno a Vilminore di Scalve portando la fiaccola che alimenterà il braciere al Tempio che insieme accenderanno. Alle10.30 celebrazione della Santa Messa al Tempio del Donatore con deposizione della pergamena in memoria del cav. Leonida Pozzi. In caso di maltempo la cerimonia avrà luogo nella Chiesa Parrocchiale di Vilminore. Al termine, pranzo alla Casa degli Alpini. Per info telefonare allo 035-235326.
«Una figura come quella del cav. Pozzi – conclude Monica Vescovi - non può e non deve essere dimenticata un esempio di nobiltà d’animo vera, basata su valori ancora oggi quanto mai attuali: vita, amore, solidarietà e altruismo, che hanno sempre ispirato l’operato di questo grande uomo e che anche il tassello che metteremo domenica contribuirà a valorizzare».
Mario Dometti
Vilminore 6 luglio 2023
da L'Eco di Bergamo
Una splendida giornata di sole ha accolto in val di Scalve circa 200 aidini provenienti dalla provincia, e non solo, per un evento consolidato da anni: la «giornata al Tempio del donatore» a Vilminore di Scalve. «Aido festeggia i 50 anni, un traguardo importante - ha detto la presidente provinciale Aido Bergamo, Monica Vescovi - un giorno di festa per tutti noi, ma soprattutto un momento commemorativo: rendere omaggio al cav. Leonida Pozzi scomparso il 31 dicembre scorso a 86 anni, una figura esemplare che per il nostro sodalizio, ha scritto pagine importanti della sua storia. Da oggi, oltre che nel cuore di tante persone, il suo nome è impresso sulla pergamena che, dal 1988, la sezione Aido di Bergamo ha collocato all’interno della chiesetta del donatore a Vilminore di Scalve. Ci sono scritti i nomi dei presidenti provinciali di Aido e Avis andati avanti».
Cavaliere del Lavoro e cittadino benemerito di Bergamo, Leonida Pozzi ha assunto con impegno e serietà, tutte le più importanti cariche del sodalizio. La sua esperienza è iniziata nel 1998 quando, grazie a una sconosciuta donatrice ebbe modo di condurre per 23 anni una vita meravigliosa portando a termine, come diceva spesso «tutte le attività possibili e immaginabili». Proprio a Vilminore Leonida volle fortemente che si svolgesse la prima giornata regionale dei giovani dell’Aido. Oggi quei giovani, seguendo il suo esempio, hanno assunto cariche a livello provinciale, regionale e nazionale.
Sono arrivati in tanti in val di Scalve: oltre alla presidente Monica Vescovi e i vicepresidenti Gianpietro Zanoli, Franco Cometti e il tesoriere Sergio Pesenti, hanno presenziato la vice presidente vicario nazionale di Aido Donata Colombo e il presidente regionale del sodalizio Corrado Valli. Ha risposto presente anche Rodolfo Rota residente a Monterosso, ultimo dei 3 fondatori che nel 1971 fondarono il Dob - Donatori Organi Bergamo diventato poi Aido nel 1973. Erano presenti inoltre commosse la moglie di del cav. Pozzi, Lina Monzani e la figlia Luciana.
«In concomitanza a questa giornata – conclude Monica Vescovi - i gruppi di Grumello del Monte (Bg) e di Coccaglio (Bs), sono arrivati con una fiaccola ed acceso il fuoco sul tripode a fianco dell’altare a ricordare quei donatori, spesso sconosciuti, che non sono venuti meno all’impegno sociale ed etico “io sono dono e mi faccio dono”, un gesto sublime che esalta i valori universali della vita. Un altro momento toccante è stato quando, durante il pranzo, abbiamo intonato, con la complicità della mamma: “Tanti auguri Matteo”. Il bambino di 10 anni, all’insaputa di tutto, è rimasto felicemente sorpreso ed ha raccontato, tra la commozione generale, di aver avuto un trapianto di fegato e rene ma che ora sta benissimo e va a scuola come tutti i bambini della sua età».
Mario Dometti
Un grande geto d'amore
Tra i nostri testimonials abbiamo anche il piccolo Matteo che il giorna dell'incontro a Vilminore ha festeggiato i suoi primi 10 anni.
Ma Matteo ha una storia particolare , la sua speciale famiglia ha una storia particolare: A un anno di età ha ricevuto il fegato . Un anno e mezzo fa, il papà gli ha donato un rene.
Che bellissimo gesto d'amore
Matteo , con mamma papà e i fratellini fanno parte del gruppo Aido di Cinisello Balsamo, e sono sempre presenti a tutte le iniziative che si organizzano sul territorio.
Everado Cividini
Scultura lignea in sede Aido a Vilminore di Scalve raffigurante il tempio del donatore - Aido e Avis che ricordano i presidenti scomparsi Aido e Avis bergamaschi.
Donata Colombo, vicepresidente vicario Aido Nazionale, Vittoria Mensi Presidente Aido Provinciale di Brescia, Lina Pozzi moglie dello scomparso Leonida Pozzi ideatore del "Tempio del Donatore", Monica Vescovi Presidente Aido Provinciale di Bergamo, Giovanni Varinelli marciatore del Gruppo di Grumello del Monte e Corrado Valli Presidente Regionale Aido Lombardia
Gruppo marciatori di Grumello del Monte in discesa dal Passo della Presolana per direzione Val di Scalve a Vilminore al Tempo del donatore Aido e Avis.
Everardo Cividini con una podista del gruppo di Grumello del Monte
Maglia del Gruppo Podistico di Grumello del Monte che ha percorso a piedi dal Passo della Presolana a Vilminore di Scalve.
Gruppo di Grumello del Monte con Lino Lovo vive presidente vicario Aido provinciale di Brescia
Un altro momento toccante è stato quando, durante il pranzo, abbiamo intonato, con la complicità della mamma: “Tanti auguri Matteo”. Il bambino di 10 anni, all’insaputa di tutto, è rimasto felicemente sorpreso ed ha raccontato, tra la commozione generale, di aver avuto un trapianto di fegato e rene ma che ora sta benissimo e va a scuola come tutti i bambini della sua età
http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2023/08/Matteo-trapiantato-di-Fegato-e-rene.mp4
Gruppo Aido di Grassobbio: il Presidente Everardo Cividini, Consigliere Adriano Cividini, moglie Ornella Bani con a fianco l'amministratore Aido Maurizio Pescarolo nonché presidente AVIS di Grassobbio, Vincenza Iacovelli moglie del fotografo ufficiale Aido Antonio Roviezzo e Presidente Hobbisti di Grassobbio
Angela Capitano Presidente del Gruppo Val di Scalve di Schilpario riceve una targa a perenne ricordo del 50° Aido del 6.8.2023 dalla Presidente Aido Provinciale di Bergamo Monica Vescovi.
Con raccomandazione di custodire nel modo migliore il tempio del donatore.
http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2023/08/Omaggio-alla-presidente-del-gruppo-val-di-Scalve.mp4
Antonio Milesi Presidente Aido di Cassiglio, Rodolfo Rota co-fondatore DOB poi Aido del Monterosso Bergamo e Everardo Cividini Consigliere Aido Provinciale di Bergamo e Presidente Aido di Grassobbio.
Corteo dei labari
http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2023/08/Corteo-a-Vilminore.mp4
Una catena umana ha unito Bergamo e Brescia: AIDO c'era!
Per il 2023 l' Associazione Amici del trapianto di fegato odv di Bergamo in collaborazione con la ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, sta pianificando la manifestazione ciclistica “Granfondo dei ciclisti trapiantati” giunta alla sua 17^ edizione, che tradizionalmente si svolge ai primi 15 gg di ottobre.
La manifestazione ciclistica, a carattere nazionale, viene organizzata da 16 anni dall’Associazione Amici del Trapianto di Fegato Onlus di Bergamo in collaborazione con la ASST Papa Giovanni di Bergamo per promuovere la cultura della donazione degli organi. Saranno gli stessi trapiantati, durante il percorso, a farsi testimoni diretti dell’importanza di donare gli organi dopo la morte.
Si tratta quindi di una manifestazione volta a sensibilizzare tutta la popolazione, soprattutto i giovani, sull’importanza del trapianto, della donazione degli organi e della ricerca sulle malattie epatiche; anche quest’anno come lo scorso anno i km. giornalieri saranno ridotti a non più di 80, per dare più spazio agli incontri con le Scuole e, laddove è possibile, con le Istituzioni Civili (Comuni ed Associazioni di volontariato) e Sanitarie (Ospedali, Centri di Ricerca ecc.)
La carovana è composta da una trentina di persone tra accompagnatori e ciclisti trapiantati e non. La carovana è completamente autonoma, ha un direttore di gara e un responsabile sanitario (Mariangelo Cossolini)
Le peculiarità della Granfondo sono costituite da:
- Un incontro nelle scuole prima di ogni tappa (8,00-10,00) dove si porta un messaggio sulla donazione d'organi con le testimonianze dei trapiantatI, insieme al Coordinamento di Bergamo e Coordinatori locali e Associazioni di Volontariato locali (AIDO, AVIS, ecc...)
Le Scuole verranno direttamente contattate da noi come usualmente in collaborazione con il Centro Regionale trapianti.
2) Un incontro nelle località sede di’arrivo di tappa dalle ore 16.30 alle 17.30 nei palazzi comunali o negli ospedali con i pazienti, le autorità sanitarie, medici, infermieri, istituzioni e associazioni di volontariato del settore, organi di stampa, chiedendo ai Coordinatori Locali la collaborazione per l'organizzazione e il coinvolgimento in luogo. E per questo aspetto è fondamentale la collaborazione del Centro Regionale trapianti.
La Carovana della Granfondo di solito è composta da 34 tra ciclisti, volontari e organizzatori. Nelle scuole e comuni che la Granfondo tocca lungo il percorso, grazie alle testimonianze dei trapiantati e al contributo del Coordinamento Trapianti della provincia di Bergamo, di AIDO e insieme ai Coordinatori Locali della Calabria e alle Locali Associazioni di Volontariato, si rendono note le modalità per aderire alla donazione degli organi. I volontari delle associazioni e gli stessi ciclisti spiegano l’importanza del gesto di donare: una decisione vitale per quei pazienti che non possono avere altre cure, per i quali ricevere un organo da un donatore rimane l’unica speranza di guarigione.
Il trapiantato può ritornare a condurre una vita normale. Ma non solo: spesso chi ha subito un intervento di trapianto riesce anche a praticare sport, persino di livello agonistico. Il messaggio che vuole lanciare la Granfondo è che proprio lo sport offre il miglior supporto al benessere di questi pazienti. Un corretto stile di vita e una sana attività fisica garantiscono infatti una più duratura sopravvivenza dell’organo trapiantato.
La Granfondo, competizione sportiva e solidale, infonde coraggio a tutti coloro che sono prossimi ad un intervento di trapianto. Con l’obiettivo, allo stesso tempo, di educare sull’importanza e sulla differenza che ciascuno di noi può fare scegliendo di donare gli organi per salvare vite umane.
Foto dei gruppi
Anche Aido fra gli sponsor del Giro d’Italia Under 23 - “Giro Next Gen” - organizzato da RCS Sport in collaborazione Fci, con il Patrocinio del Ministero per lo sport e i giovani, in programma dall’11 al 18 giugno. Le giovani stelle del ciclismo mondiale si daranno battaglia lungo otto tappe da Agliè (Torino) fino a Trieste. La quinta, da Cesano Maderno e Manerba del Garda, transiterà giovedì 15 giugno in terra orobica.
Portavoce di Aido, sarà il bergamasco Everardo Cividini, consigliere provinciale e veterano dell’evento. «Sono già tre anni che l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule promuove il proprio messaggio sociale, la sensibilizzazione, l’informazione e l’educazione alla donazione. Saremo presenti con i nostri gazebi ad ogni sede di tappa ed Assoceremo il nome del nostro sodalizio ad una maglia: la nostra sarà di vari colori e sarà riservata giornalmente all’atleta che avrà realizzato più punti nelle classifiche principali: generale, individuale a punti, gran premio della montagna e traguardo volante. Il leader di questa classifica indosserà la maglia multicolore Aido». Una partecipazione voluta da Aido nazionale con il supporto di regionale Lombardia e provinciale di Bergamo per lanciare anche un importante messaggio sociale: lo sport, praticato con costanza porta benefici alla salute. La comunità scientifica è concorde nel ritenere che muoversi sia fondamentale per il mantenimento del benessere fisico e mentale anche, e soprattutto dopo essere stati sottoposti a un trapianto.
«Proprio per questo - conclude Cividini - gli ultimi cinque km di ogni tappa verranno percorsi, in parata, da ciclisti che trapiantati, per portare all’arrivo del Giro d’Italia Giovani U23 il messaggio di solidarietà e di speranza. Quest’anno, fra loro, ci sarà il bresciano di Manerbio Valter Manenti che recentemente si è laureato campione mondiale 2023 trapiantati in Australia in occasione dei World Transplant Games 2023»
I bergamaschi a seguito della carovana ciclistisono: Everardo Cividini logistica Aido, Donatella Personeni informatrice ai gazebi, Mirco Rossi Scorta Tecnica in moto con Egidio Cadé e Tiziana Ghezzi magazziniera e supporter.
Mario Dometti
Prima tappa a cronometro ad Aglié
Michele Tromba (a destra):
Sono un Trapiantato di rene alle Molinette di To da 18 anni.
Ho adesso 68 anni e promuovo Aido Ambasciatrice della cultura al Dono.
Seconda tappa: San Francesco al campo - Cherasco
Terza tappa: Priocca Magenta
Carissimi presidenti Buongiorno,
lasciatemi esprimere soddisfazione per avere terminato con successo il periodo di rinnovo del nostro materiale per la scuola che si unisce alla soddisfazione per il buon esito dell'incontro di sabato scorso.
Abbiamo iniziato un percorso che porterà sicuramente ad una maggiore efficacia dei nostri interventi nelle scuole, sono consapevole che ci vorrà pazienza per portare tutti a bordo ma dobbiamo perseverare. Su vostra richiesta andremo ad organizzare anche futuri incontri pratici come quello di sabato.
Come vi ho detto, inseriremo nel video testimonianze per le scuole superiori qualche testimonianza di giovani trapiantati.
In allegato vi trasmetto il materiale proiettato sabato con ulteriori due file che costituiscono una guida pratica per gli approcci con le scuole primarie e secondarie.
A vostra cura trasmetterli ai partecipanti.
Un cordiale saluto.
Formazione formatori AIDO scuole primarie
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Formazione formatori AIDO scuole Secondarie
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Formazione formatori AIDO scuole Secondarie v2
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Il “Sì” di Papa Francesco
AIDO in piazza San Pietro per il 50°
Il “Sì” di Papa Francesco
AIDO in piazza San Pietro per il 50°
Una mattinata indimenticabilericca di grandi emozioni
«Accolgo l’Associazione Italiana donatori d’organi che celebra il 50° di fondazione.
Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale
e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione degli organi»
Domenica 26 febbraio
Roma
«Accolgo l’Associazione Italiana donatori d’organi che celebra il 50° di fondazione. Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione degli organi»: con queste parole pronunciate durante il tradizionale Angelus domenicale, Papa Francesco ha salutato ieri gli oltre 500 iscritti all’Aido (180 lombardi), arrivati da tutta Italia con in testa la presidente nazionale Flavia Petrin. Piazza San Pietro si è colorata di rosso e di bianco i colori dell’amore e della vita. Presente anche una delegazione bergamasca: una sessantina di persone provenienti da vari paesi della provincia. Un’opportunità offerta da Aido nazionale e regionale che ha finanziato il viaggio, per l’importante compleanno datato proprio 26 febbraio, memoria della fondazione avvenuta per opera di Giorgio Brumat che due anni prima aveva dato il via al DOB, (Donatori Organi Bergamo), precursore di AIDO.
Corrado Valli - Presidente AIDO Lombardia
«Dobbiamo festeggiare e festeggiare allegramente perché da 50 anni ci sono persone, moltissime persone che non si sono arrese alla realtà tragica delle vite che terminano per mancanza di organi ma e si sono impegnati perché si potesse dare una speranza di futuro migliore a chi era arrivato col trapianto all'ultima spiaggia terapeutica. Quelli che sono qui a Roma sono persone tenaci, che non si sono arrese alle difficoltà di un viaggio, perché hanno voluto testimoniare il forte radicamento dei loro valori mettendoli, come facciamo spesso con i nostri banchetti sui viali del nostro paese, in piazza e nella piazza più importante del mondo quella di San Pietro. Abbiamo portato qui dal Papa tutte le nostre speranze ma anche tutti i nostri sacrifici l'impegno tenace perché i nostri ideali si realizzassero
Riteniamo che sia un valore etico fondamentale far beneficiare di un bene strettamente personale un'altra persona e allora se questa persona ne ha salva la vita il gesto diventa davvero grande.
Oggi all'Angelus del Papa abbiamo dimostrato con 500 presenze quanto ci teniamo a essere qui per festeggiare una ricorrenza ma anche per caricarci di energia per il futuro perché il lavoro da fare è davvero ancora tanto. Siamo venuti da tutta Italia a Roma e in 180 dalla Lombardia per proseguire quel dialogo con Papa Francesco iniziato quattro anni fa quando ci ricevette nel Sala Clementina. Fu un'esperienza emozionante perché le sue parole, come quelle di oggi, ci diedero fiducia e ci spronarono a proseguire perché tanto ancora c'è da fare.
Così ci ha salutati all'angelus “Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione di organi”.
Abbiamo allegramente invaso la piazza San Pietro colorandola di rosso e di bianco i colori dell'amore e della vita!».
http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2023/02/Roma-papa-Flavia-Petrin.mp4
La presidente nazionale di AIDO Flavia Petrin
Monica Vescovi - Presidente AIDO Provinciale di Bergamo
«Dopo l'udienza concessaci, quattro anni fa in Vaticano - dice Monica Vescovi presidente di Aido provinciale Bergamo rimasta in città per motivi di lavoro - ancora una volta il Santo Padre ha dimostrato attenzione e sostegno per la nostra associazione definendo la donazione di organi “un atto di responsabilità, espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne. Un grande Papa».
Il gruppo bergamasco coordinato dall’instancabile consigliere provinciale Aido Bergamo Everardo Cividini, aidino da 51 anni - sono stati ospiti dell’Hotel Luce. Qui c’è c’è stato un emozionante incontro fra la signora Sistina Molinari di Roma, e il Bergamasco Walter Donadoni ambedue trapiantati di cuore rispettivamente nel 2019 e nel 2020. Fra loro è nata una bella amicizia; è bastata una telefonata per potersi rincontrare e vivere insieme questo evento. Si erano conosciuti al Papa Giovanni XXIII nel 2020: lei trapianta da pochi giorni e lui in lista d’attesa in terapia intensiva da due mesi. «Walter era impaurito per l’intervento, unica terapia possibile per continuare a vivere ea allora, per quanto possibile, hi cercato di incoraggiarlo. Senza il trapianto oggi non saremmo qui a vivere insieme questo momento». «Non finirò mai di ringraziare il mio Angelo - commenta Walter - lui o la famiglia per aver detto quel “sì” che mi ha ridato la vita». Insieme ai bergamaschi c’è anche il bresciano Ermanno Manenti di Manerbio, trapiantato di fegato da sedici anni, che in estate andrà Australia per il campionato del mondo trapiantati di ciclismo che ha già vinto per tre volte e per due è stato campione europeo. Anche lui non ha voluto mancare all’appuntamento in piazza San Pietro. Bergamo - Brescia quindi, capitali anche della cultura del dono.
Mario Dometti
https://youtu.be/f2aGGSPzvgA
Domenica 26 febbraio
Roma
«Accolgo l’Associazione Italiana domatori d’organi che celebra il 50° di fondazione. Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione degli organi»: con queste parole pronunciate durante il tradizionale Angelus domenicale, Papa Francesco ha salutato ieri gli oltre 500 iscritti all’Aido (180 lombardi), arrivati da tutta Italia con in testa la presidente nazionale Flavia Petrin. Piazza San Pietro si è colorata di rosso e di bianco i colori dell’amore e della vita. Presente anche una delegazione bergamasca: una sessantina di persone provenienti da vari paesi della provincia. Un’opportunità offerta da Aido nazionale e regionale che ha finanziato il viaggio, per l’importante compleanno datato proprio 26 febbraio, memoria della fondazione avvenuta per opera di Giorgio Brumat che due anni prima aveva dato il via al DOB, (Donatori Organi Bergamo), precursore di AIDO.
«Dobbiamo festeggiare e festeggiare allegramente perché da 50 anni ci sono persone, moltissime persone che non si sono arrese alla realtà tragica delle vite che terminano per mancanza di organi ma e si sono impegnati perché si potesse dare una speranza di futuro migliore a chi era arrivato col trapianto all'ultima spiaggia terapeutica. Quelli che sono qui a Roma sono persone tenaci, che non si sono arrese alle difficoltà di un viaggio, perché hanno voluto testimoniare il forte radicamento dei loro valori mettendoli, come facciamo spesso con i nostri banchetti sui viali del nostro paese, in piazza e nella piazza più importante del mondo quella di San Pietro. Abbiamo portato qui dal Papa tutte le nostre speranze ma anche tutti i nostri sacrifici l'impegno tenace perché i nostri ideali si realizzassero
Riteniamo che sia un valore etico fondamentale far beneficiare di un bene strettamente personale un'altra persona e allora se questa persona ne ha salva la vita il gesto diventa davvero grande.
Oggi all'Angelus del Papa abbiamo dimostrato con 500 presenze quanto ci teniamo a essere qui per festeggiare una ricorrenza ma anche per caricarci di energia per il futuro perché il lavoro da fare è davvero ancora tanto. Siamo venuti da tutta Italia a Roma e in 180 dalla Lombardia per proseguire quel dialogo con Papa Francesco iniziato quattro anni fa quando ci ricevette nel Sala Clementina. Fu un'esperienza emozionante perché le sue parole, come quelle di oggi, ci diedero fiducia e ci spronarono a proseguire perché tanto ancora c'è da fare.
Così ci ha salutati all'angelus “Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione di organi”.
Abbiamo allegramente invaso la piazza San Pietro colorandola di rosso e di bianco i colori dell'amore e della vita!».
«Dopo l'udienza concessaci, quattro anni fa in Vaticano - dice Monica Vescovi presidente di Aido provinciale Bergamo rimasta in città per motivi di lavoro - ancora una volta il Santo Padre ha dimostrato attenzione e sostegno per la nostra associazione definendo la donazione di organi “un atto di responsabilità, espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne. Un grande Papa».
Il gruppo bergamasco coordinato dall’instancabile consigliere provinciale Aido Bergamo Everardo Cividini, aidino da 51 anni - sono stati ospiti dell’Hotel Luce. Qui c’è c’è stato un emozionante incontro fra la signora Sistina Molinari di Roma, e il Bergamasco Walter Donadoni ambedue trapiantati di cuore rispettivamente nel 2019 e nel 2020. Fra loro è nata una bella amicizia; è bastata una telefonata per potersi rincontrare e vivere insieme questo evento. Si erano conosciuti al Papa Giovanni XXIII nel 2020: lei trapianta da pochi giorni e lui in lista d’attesa in terapia intensiva da due mesi. «Walter era impaurito per l’intervento, unica terapia possibile per continuare a vivere ea allora, per quanto possibile, hi cercato di incoraggiarlo. Senza il trapianto oggi non saremmo qui a vivere insieme questo momento». «Non finirò mai di ringraziare il mio Angelo - commenta Walter - lui o la famiglia per aver detto quel “sì” che mi ha ridato la vita». Insieme ai bergamaschi c’è anche il bresciano Ermanno Manenti di Manerbio, trapiantato di fegato da sedici anni, che in estate andrà Australia per il campionato del mondo trapiantati di ciclismo che ha già vinto per tre volte e per due è stato campione europeo. Anche lui non ha voluto mancare all’appuntamento in piazza San Pietro. Bergamo - Brescia quindi, capitali anche della cultura del dono.
Mario Dometti
IL CAV. LEONIDA POZZI CI HA LASCIATO
Non muore chi ha lasciato un segno indelebile nel cuore e nella nostra memoria.
Che la terra ti sia lieve Leonida
Abbiamo sperato fino alla fine. Ora è nella casa del Signore. Leonida Pozzi è volato in cielo. Adesso noi tutti dobbiamo essere forti per portare avanti la sua e la nostra AIDO.
RASSEGNA STAMPA
Addio a Leonida Pozzi, anima dell’Aido
«Una vita dedicata alla cultura del dono»
Il lutto. Si è spento a 86 anni. Per venti guidò l’associazione bergamasca, fu anche presidente regionale
Petrin: un padre oltre che una guida, leggendaria la sua dedizione. Bianchi: un lungimirante bergamasco doc
Eco di Bergamo 04 gennaio 2023: il funerale
Folla per l’ultimo saluto a Leonida Pozzi
Il grazie dell’Aido: «Guida autorevole»
Il funerale. A Curno l’ultimo saluto al cavaliere, storica colonna dell’associazione donatori
La presidente Petrin: «Un cuore grande». Il parroco don Belotti: «Una vita per il dono»
Ciao Leonida, la tua dedizione è leggendaria
UN GRANDE UOMO Il suo cuore ha smesso di battere il 31 dicembre, aveva 86 anni. Sindaco di Ponte S. Pietro dal 2001 al 2006, è stato un esempio per molti.
Flavia Petrin: «Una guida e un padre. Presidente della sezione provinciale più numerosa d’Italia. Ha portato in alto la Lombardia»
Eco di Bergamo 13 gennaio 2023
Si è speso tanto per il prossimo
Un tributo commovente
I ringraziamenti dei familiari: Con infinita gratitudine e tanto dolore per una perdita così difficile da accettare,
RICORDIAMOLO COSI'
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