"Pizzo Recastello" 2886 mt
"Pizzo tre confini" 2824 mt
Da Valbondione
Grazie a Paolo e Mattia che hanno portato in vetta la bandiera
Michail Speciale: ambasciatore di AIDO
Sarnico 01 luglio 2023
È iniziata l’avventura del ciclista Michail Speciale, 47enne atleta amatoriale di Alcamo, protagonista della “Pedalata per il 50° di Aido”. Tredici tappe per attraversare l’Italia e portare, come ambasciatore di Aido, il messaggio di sensibilizzazione sulla necessità di sostenere i trapianti, per tanti pazienti ultima possibilità di cura.
“Speciale” - di nome e di fatto - ha deciso di spendersi per la causa dopo aver perso cinque anni fa il padre in attesa, da più di dieci, di un trapianto di rene che purtroppo non è mai avvenuto. Nel 2021 ha percorso più di 1.000 km effettuando il periplo della Sicilia. Si è ripetuto lo scorso anno pedalando in solitaria, per 1.200 km da Partinico a Roma promuovendo Aido attraverso il linguaggio universale dello sport. Quest’anno l’impegno è ancora maggiore: i Km da percorrere sono molti di più. Il via sabato 1° giugno da Piazza Vecchia, è stato dato da Flavia Petrin e da Paola Pisciotta, presidenti di Aido Nazionale e Aido Sicilia. Per Aido provinciale di Bergamo era presente il vice presidente Gianpietro Zanoli. Michail, affiancato dal ciclista trapiantato di cuore, Walter Donadoni di Paladina, è transitato prima a Monterosso davanti alla prima sede di Dob e poi al Famedio dove riposano le spoglie del fondatore di Aido Giorgio Brumat. Alle 10 è giunto a Sarnico in piazza XX settembre al gazebo di Aido all’interno della “Sagra del pesce” organizzata da Avis Sarnico.
“Bergamo e Brescia quindi capitali della cultura” ma anche della solidarietà. A un centinaio di metri dal il ponte che unisce le due provincie diventato un po’ il simbolo di questo evento storico, Michail Speciale ha fatto sosta per circa mezz’ora, il tempo per le foto di rito e per ricevere la targa ricordo del Provinciale di Bergamo e via in direzione Verona, 1a tappa del suo personale giro d’Italia della solidarietà.
Che sia un ciclista “Speciale”, lo dimostra il fatto che la presidente nazionale Aido, Flavia Petrin, lo ha accompagnato fino a Sarnico per cedere poi l’onore della scorta alla presidente Provinciale Aido Brescia Vittoria Mensi, e alla presidente Paola Pisciotta che sarà al suo fianco per tutto il percorso. Nella prima tappa hanno pedalato con Michail due ciclisti trapiantati: il bergamasco Valter Donadoni, fino a Sarnico e il bresciano, pluri campione mondiale di ciclismo trapiantati Ermanno Manenti che lo ha accompagnato da Paratico a Verona.
Nel basso Sebino sono stati ricevuti del presidente locale di Aido Ernesto Freti, dal presidente Aido di Coccaglio Lino Lovo (che ha fornito la maxi bici fatta con le lattine), dalla coordinatrice di zona Valeria Tosoni, dai consiglieri provinciali Aido Bergamo Everardo Cividini e Mario Dometti e dal presidente di Avis Sarnico Serafino Falconi.
Discorso della presidente nazionale Flavia Petrin
Discorso della presidente reg. Sicilia Paola Pisciotta
Una catena umana ha unito Bergamo e Brescia: AIDO c'era!
Per il 2023 l' Associazione Amici del trapianto di fegato odv di Bergamo in collaborazione con la ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, sta pianificando la manifestazione ciclistica “Granfondo dei ciclisti trapiantati” giunta alla sua 17^ edizione, che tradizionalmente si svolge ai primi 15 gg di ottobre.
La manifestazione ciclistica, a carattere nazionale, viene organizzata da 16 anni dall’Associazione Amici del Trapianto di Fegato Onlus di Bergamo in collaborazione con la ASST Papa Giovanni di Bergamo per promuovere la cultura della donazione degli organi. Saranno gli stessi trapiantati, durante il percorso, a farsi testimoni diretti dell’importanza di donare gli organi dopo la morte.
Si tratta quindi di una manifestazione volta a sensibilizzare tutta la popolazione, soprattutto i giovani, sull’importanza del trapianto, della donazione degli organi e della ricerca sulle malattie epatiche; anche quest’anno come lo scorso anno i km. giornalieri saranno ridotti a non più di 80, per dare più spazio agli incontri con le Scuole e, laddove è possibile, con le Istituzioni Civili (Comuni ed Associazioni di volontariato) e Sanitarie (Ospedali, Centri di Ricerca ecc.)
La carovana è composta da una trentina di persone tra accompagnatori e ciclisti trapiantati e non. La carovana è completamente autonoma, ha un direttore di gara e un responsabile sanitario (Mariangelo Cossolini)
Le peculiarità della Granfondo sono costituite da:
- Un incontro nelle scuole prima di ogni tappa (8,00-10,00) dove si porta un messaggio sulla donazione d'organi con le testimonianze dei trapiantatI, insieme al Coordinamento di Bergamo e Coordinatori locali e Associazioni di Volontariato locali (AIDO, AVIS, ecc...)
Le Scuole verranno direttamente contattate da noi come usualmente in collaborazione con il Centro Regionale trapianti.
2) Un incontro nelle località sede di’arrivo di tappa dalle ore 16.30 alle 17.30 nei palazzi comunali o negli ospedali con i pazienti, le autorità sanitarie, medici, infermieri, istituzioni e associazioni di volontariato del settore, organi di stampa, chiedendo ai Coordinatori Locali la collaborazione per l'organizzazione e il coinvolgimento in luogo. E per questo aspetto è fondamentale la collaborazione del Centro Regionale trapianti.
La Carovana della Granfondo di solito è composta da 34 tra ciclisti, volontari e organizzatori. Nelle scuole e comuni che la Granfondo tocca lungo il percorso, grazie alle testimonianze dei trapiantati e al contributo del Coordinamento Trapianti della provincia di Bergamo, di AIDO e insieme ai Coordinatori Locali della Calabria e alle Locali Associazioni di Volontariato, si rendono note le modalità per aderire alla donazione degli organi. I volontari delle associazioni e gli stessi ciclisti spiegano l’importanza del gesto di donare: una decisione vitale per quei pazienti che non possono avere altre cure, per i quali ricevere un organo da un donatore rimane l’unica speranza di guarigione.
Il trapiantato può ritornare a condurre una vita normale. Ma non solo: spesso chi ha subito un intervento di trapianto riesce anche a praticare sport, persino di livello agonistico. Il messaggio che vuole lanciare la Granfondo è che proprio lo sport offre il miglior supporto al benessere di questi pazienti. Un corretto stile di vita e una sana attività fisica garantiscono infatti una più duratura sopravvivenza dell’organo trapiantato.
La Granfondo, competizione sportiva e solidale, infonde coraggio a tutti coloro che sono prossimi ad un intervento di trapianto. Con l’obiettivo, allo stesso tempo, di educare sull’importanza e sulla differenza che ciascuno di noi può fare scegliendo di donare gli organi per salvare vite umane.
Foto dei gruppi
Anche Aido fra gli sponsor del Giro d’Italia Under 23 - “Giro Next Gen” - organizzato da RCS Sport in collaborazione Fci, con il Patrocinio del Ministero per lo sport e i giovani, in programma dall’11 al 18 giugno. Le giovani stelle del ciclismo mondiale si daranno battaglia lungo otto tappe da Agliè (Torino) fino a Trieste. La quinta, da Cesano Maderno e Manerba del Garda, transiterà giovedì 15 giugno in terra orobica.
Portavoce di Aido, sarà il bergamasco Everardo Cividini, consigliere provinciale e veterano dell’evento. «Sono già tre anni che l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule promuove il proprio messaggio sociale, la sensibilizzazione, l’informazione e l’educazione alla donazione. Saremo presenti con i nostri gazebi ad ogni sede di tappa ed Assoceremo il nome del nostro sodalizio ad una maglia: la nostra sarà di vari colori e sarà riservata giornalmente all’atleta che avrà realizzato più punti nelle classifiche principali: generale, individuale a punti, gran premio della montagna e traguardo volante. Il leader di questa classifica indosserà la maglia multicolore Aido». Una partecipazione voluta da Aido nazionale con il supporto di regionale Lombardia e provinciale di Bergamo per lanciare anche un importante messaggio sociale: lo sport, praticato con costanza porta benefici alla salute. La comunità scientifica è concorde nel ritenere che muoversi sia fondamentale per il mantenimento del benessere fisico e mentale anche, e soprattutto dopo essere stati sottoposti a un trapianto.
«Proprio per questo - conclude Cividini - gli ultimi cinque km di ogni tappa verranno percorsi, in parata, da ciclisti che trapiantati, per portare all’arrivo del Giro d’Italia Giovani U23 il messaggio di solidarietà e di speranza. Quest’anno, fra loro, ci sarà il bresciano di Manerbio Valter Manenti che recentemente si è laureato campione mondiale 2023 trapiantati in Australia in occasione dei World Transplant Games 2023»
I bergamaschi a seguito della carovana ciclistisono: Everardo Cividini logistica Aido, Donatella Personeni informatrice ai gazebi, Mirco Rossi Scorta Tecnica in moto con Egidio Cadé e Tiziana Ghezzi magazziniera e supporter.
Mario Dometti
Prima tappa a cronometro ad Aglié
Michele Tromba (a destra):
Sono un Trapiantato di rene alle Molinette di To da 18 anni.
Ho adesso 68 anni e promuovo Aido Ambasciatrice della cultura al Dono.
Seconda tappa: San Francesco al campo - Cherasco
Terza tappa: Priocca Magenta
GSeriate 16 aprile 2023
Su iniziativa della zona 3 di Seriate e su sollecitazione del Provinciale di Bergamo di è tenuta la giornata del dono.Aido continua, presso l'Ospedale Bolognini di Seriate, l'informazione per il DONO che si sviluppa come Aido, Avis ed Admo, in collaborazione con i volontari dei paesi di Zona.
L'iniziativa terminerà venerdì 21; all'ingresso del Bolognini c'è un punto informativo dive i volontari si alternano per informare ed intrattenere quanti sono in attesa del turno al CUP e per incontri anche fra gli iscritti delle rispettive associazioni utili per scambi di attività e per autopromuove il senso civico che caratterizza i volontari. Ringraziamo il direttore sanitario dott. Pietro Imbrogno per l'attenzione nei confronti dell'iniziativa.. Everardo Cividini
Coinvolgimento dei giovani, formazione e informazione
Scarica la relazione
Grassobbio 15 aprile 2023
Coinvolgimento dei giovani, formazione e informazione, sono stati i temi principali della 48a Assemblea provinciale Aido Bergamo che dopo due anni in cui l’organizzazione ha subito forti restrizioni per la pandemia, è ripresa in totale presenza sabato 15 aprile a Grassobbio. All’interno dell’attrezzata sala multifunzionale messa a disposizione del Comune si è respirata un’aria diversa, un’aria carica di ottimismo. I Presidenti e i referenti dei gruppi giunti dalla provincia, hanno seguito gli interventi dei numerosi ospiti con interesse. L’assemblea è stata presieduta da Stefano Alari con Vincenzo Rudi segretario.
Dopo la nomina della commissione per redigere il documento di politica associativa, ha preso la parola Manuel Bentoglio sindaco di Grassobbio e delegato per la Provincia di Bergamo che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e della Provincia, si è congratulato per i 50 anni del sodalizio e ricordato l’importanza di essere uniti per portare a tutti i valori importanti di Aido. Sono seguiti i saluti del presidente provinciale dell’Avis Artemio Trapattoni e di Carmen Pugliese, referente per Bergamo di Admo Lombardia. Antonio Sartor, amministratore del Consiglio Regionale Lombardia nel suo intervento ha sottolineato come il regionale si sia impegnato ad elaborare il nuovo piano di comunicazione nelle scuole che mirerà all’etica del dono e all’importanza delle associazioni di volontariato.
La presidente provinciale Aido Bergamo Monica Vescovi, prima dell’inizio della sua relazione, con una commozione che non ha potuto nascondere, ha voluto ricordare la figura di Leonida Pozzi che ha definito essere per lei «un secondo papà che mi ha accompagnato nel mio percorso associativo, un uomo che ho sempre visto come una persona inimitabile, forte e caparbia che “incantava” con i suoi discorsi».
La Presidente ha sottolineato poi la soddisfazione nel vedere che finalmente, dopo esserci ripresi la nostra vita, si sia ripartiti con entusiasmo. I gruppi hanno fatto delle importanti iniziative di propaganda.
Sono seguiti gli interventi del dr Alessandro Sergio Vedovati responsabile del Coordinamento Trapianti del Papa Giovanni che ha ricordato, come nel 2022 si sia osservato un graduale ritorno agli abituali volumi pre-pandemia. Ha rimarcato inoltre l’importanza, oltre che dell’attività di formazione e confronto fra i vari reparti al fine di migliorare nel “procurement” di organi e tessuti, anche degli incontri specifici sulle diverse unità operative: pronto soccorso, rianimazione e microbiologia.
La giunta ha poi presentato il bilancio di missione 2022 relazionando sull’attività svolta dal consiglio e dai vari gruppi comunali nel 2022 ricordando che il prossimo anno ci sarà il rinnovo dei quadri dirigenziali. Particolarmente importante è stato l’intervento del dott. Mariangelo Cossolini su “Aido e Scuola di ogni ordine e grado” che lo ha visto referente con il dott. Roberto Marozzi e L’intervento di AIDO nelle 91 scuole visitate le scorso anno, si esplicita educando alla solidarietà tramite una riflessione sulla vita a partire dalla dimensione del «dono» in due modi: Il dono di una parte del nostro tempo per gli altri e, con la nostra morte, il dono della vita a qualcuno in attesa di un organo per trapianto. Approvata all’unanimità la relazione morale, il bilancio consuntivo e preventivo e il documento di indirizzo di politica associativa.
Un’assemblea con 78 gruppi presenti su 134, che ha ribadito l’importanza della collaborazione sinergica con le consorelle Avis e Admo, il consolidamento dei rapporti con le istituzioni, l’importanza della presenza nelle scuole e della formazione dei volontari e il forte auspicio di un coinvolgimento indispensabile delle nuove generazioni.
Mario Dometti
sabato 18 febbraio 2023
Dodi Battaglia Nelle mie cordeLo spettacolo è diretto da Fausto Brizzi che torna, per la seconda volta, alla regia teatrale.
Dodi e le sue chitarre sono stati i protagonisti di un racconto in musica, quella, ma non solo, dei Pooh e di tanti successi di uno dei chitarristi più apprezzati d’Italia.
Un dialogo intimo e divertente (a volte fino all’irriverenza) fra Dodi e le sue “compagne di viaggio” che per tutta la sua vita artistica lo hanno seguito in sala d’incisione e sul palco. Un atto d’amore dove alla bellezza degli strumenti e dei loro suoni, si alternano cenni storici, aneddoti, retroscena e immagini inedite, pubbliche e private, legati a questo lungo percorso in loro compagnia.
Al termine dello spettacolo il chitarrista ha laciato un appello a favore di AIDO e delle donazioni.
All'ingresso un piccolo spazio promozionale con presenti La presidente Monica Vescovi il vice Gian Pietro Zanoli e il consigliere provinciale Everardo Cividini.
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propagands AIDO
Domenica 26 febbraio 2023
Al palazzetto dello sport di Bergamo le atlete del Volley Bergamo testimonial d'eccezione di AIDO nel corso della partita contro il Perugia. Presenti i due vice presidenti di AIDO Provinciale Bergamo Gian Pietro Zanoli e Franco Cometti con rispettive signore.
Trapianto di fegato
Tre «guide» pratiche a servizio dei pazienti
Le pubblicazioni
Domande e risposte a cura dell’associazione “Amici del trapianto di fegato” e ospedale «Papa Giovanni»
Accompagnare i pazienti nel lungo percorso che si trovano a compiere prima e dopo un trapianto di fegato. È questo l’obiettivo di tre pubblicazioni che l’associazione Amici del Trapianto di Fegato di Bergamo ha stampato con la collaborazione di medici e infermieri dell’ospedale Papa Giovanni XXIII e che saranno presto distribuite (in forma cartacea e digitale) a chi ne farà richiesta. Domande, risposte, suggerimenti e buone prassi da seguire dopo le dimissioni dall’ospedale: le tre pubblicazioni rappresentano una sorta di ampliamento della guida che l’associazione pubblicò nel 2007.
«Il legame che unisce l’ospedale e il trapianto di fegato affonda le sue radici nella storia dei trapianti in Italia, che Bergamo ha contribuito a scrivere in maniera determinante, in particolare in campo pediatrico – ha detto Maria Beatrice Stasi, direttore generale del Papa Giovanni
–. Sul fronte di tali trapianti, il nostro ospedale è tra i centri più attivi d’Europa e per questo abbiamo bisogno che le grandi strutture come la nostra si caratterizzino sempre più per le patologie più complesse. Per farlo serve però una rete ospedaliera che si occupi anche di quelle meno complesse».
Nel 2022 è cresciuto il numero dei trapianti solidi (156 contro i 153 del 2019 e i 147 del 2021); quelli di fegato sono stati 91, conto i 77 dell’anno precedente e i 76 del 2019.
«Le nostre pubblicazioni vogliono essere di aiuto per affrontare le cure e l’intervento in modo consapevole – ha detto il presidente dell’associazione Marco Bozzoli –. Sono strumenti che spiegano, con un linguaggio semplice, il percorso che il paziente affronta, dalla candidatura al trapianto fino alla dimissione, con una particolare attenzione alla ripresa delle attività quotidiane. Le domande contenute nell’opuscolo sono state raccolte negli incontri con i malati in attesa di trapianto».
Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento Area Medica e della Gastroenterologia 1 – epatologia e trapiantologia, ha ricordato come negli ultimi decenni «siamo passati dalla sopravvivenza al trapianto, al mantenere una buona funzione dell’organo, sino ad oggi, dove l’obiettivo è il reinserimento a pieno titolo del paziente, dandogli per lungo tempo una qualità della vita molto buona. E il materiale sviluppato dall’associazione – ha concluso – permette al paziente di essere protagonista del suo percorso». «Le innovazioni tecnologiche ci consentono di avere un maggior numero di organi disponibile ma, ancora oggi, la donazione di organi da persone decedute resta la sola possibilità di cura per tanti pazienti», ha detto Michele Colledan, direttore del Dipartimento insufficienza d’organo e trapianti e della Chirurgia generale 3.
Da “Eco di Bergamo”
Sergio Cotti
IL CAV. LEONIDA POZZI CI HA LASCIATO
Non muore chi ha lasciato un segno indelebile nel cuore e nella nostra memoria.
Che la terra ti sia lieve Leonida
Abbiamo sperato fino alla fine. Ora è nella casa del Signore. Leonida Pozzi è volato in cielo. Adesso noi tutti dobbiamo essere forti per portare avanti la sua e la nostra AIDO.
RASSEGNA STAMPA
Addio a Leonida Pozzi, anima dell’Aido
«Una vita dedicata alla cultura del dono»
Il lutto. Si è spento a 86 anni. Per venti guidò l’associazione bergamasca, fu anche presidente regionale
Petrin: un padre oltre che una guida, leggendaria la sua dedizione. Bianchi: un lungimirante bergamasco doc
Eco di Bergamo 04 gennaio 2023: il funerale
Folla per l’ultimo saluto a Leonida Pozzi
Il grazie dell’Aido: «Guida autorevole»
Il funerale. A Curno l’ultimo saluto al cavaliere, storica colonna dell’associazione donatori
La presidente Petrin: «Un cuore grande». Il parroco don Belotti: «Una vita per il dono»
Ciao Leonida, la tua dedizione è leggendaria
UN GRANDE UOMO Il suo cuore ha smesso di battere il 31 dicembre, aveva 86 anni. Sindaco di Ponte S. Pietro dal 2001 al 2006, è stato un esempio per molti.
Flavia Petrin: «Una guida e un padre. Presidente della sezione provinciale più numerosa d’Italia. Ha portato in alto la Lombardia»
Eco di Bergamo 13 gennaio 2023
Si è speso tanto per il prossimo
Un tributo commovente
I ringraziamenti dei familiari: Con infinita gratitudine e tanto dolore per una perdita così difficile da accettare,
RICORDIAMOLO COSI'
http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2023/01/Video-Leonida-Pozzi.mp4
"La cultura del dono", uno stile di vita: dalla teoria alla pratica". Incontro con gli studenti del liceo Mascheroni di Bergamo
Bergamo 15 dicembre 2022
Giovedi 15 dicembre si è tenuto presso l’auditorium del Liceo Lorenzo Mascheroni in città un incontro per gli studenti delle classi quarte del Liceo dal titolo:
“LA CULTURA DEL DONO, uno stile di vita:
dalla teoria alla pratica”.
L’incontro è stato organizzato dalla Profssa Paola Crippa, Dirigente Scolastico e dalla Prof.ssa Filiana Lamberto, Referente della salute in collaborazione con le Sezioni Regionali Lombarde di tre Associazioni di Volontariato: AIDO, AVIS e ADMO.
L’obbiettivo è stato quello di presentare ai ragazzi il Dono dal punto di vista etico, sociale, educativo e culturale non solo attraverso la teoria, ma sottolineandone il valore anche attraverso le attività pratiche del volontariato, testimoniato da tre associazioni da anni dedicate alla donazione di organi e tessuti e radicate sul territorio di Bergamo che si è fregiata nel 2022 del titolo di Capitale del Volontariato.
Dopo l’introduzione della Profssa Paola Crippa e della Prof.ssa Filiana Lamberto, il dott. Mariangelo Cossolini, già coordinatore trapianti della ASST Papa Giovanni di Bergamo e Consigliere Provinciale AIDO Bergamo ha relazionato sul tema dell’etica del dono.
Sono seguite le relazioni di Corrado Valli Presidente regionale AIDO, Oscar Bianchi Presidente regionale AVIS e Diego Colombo per ADMO Regionale. Prima di alcune testimonianze di esperienza vissuta si è svolto un dibattito tra Studenti e Relatori.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’Orchestra di Istituto che ha allietato i presenti con alcuni brani musicali.
50° del primo prelievo di rene a Bergamo
Nel 1972 il primo prelievo di rene agli allora Ospedali Riuniti
Una toccante cerimonia insieme all’Aido
https://youtu.be/mXcdTTyOcAU
Bergamo 26 novembre 2022
Il 22 novembre 1972 agli “Ospedali Riuniti” di Bergamo venne effettuato il primo prelievo di rene da donatore cadavere. L’organo prelevato venne utilizzato per trapianto in una persona in dialisi permettendogli così di liberarsi dalla dipendenza trisettimanale da una macchina per depurare il suo sangue, il tutto accadde in un momento in cui di donazioni e trapianti se ne parlava poco o nulla.
Aido Provinciale Bergamo nel giorno della memoria del nobile gesto di un diciottenne di Brembate che, mezzo secolo fa, permise ad un’altra persona di poter tornare a sorridere alla vita, non vuole focalizzarsi solo sul passato, ma partendo proprio dal ricordare quanto è accaduto, adoperarsi per creare, con consapevolezza, un futuro più giusto.
«È proprio partendo da questa certezza - conferma Monica Vescovi, presidente provinciale di Aido Bergamo - che il Consiglio che presiedo, ha deciso di commemorare questa data, una tappa importante nella storia dei trapianti perché rese coscienti della possibilità di restituire una vita normale, staccata dalle macchine della dialisi. Un evento che non possiamo di certo ignorare, così come non va dimenticato il giovane donatore. Da qui la volontà nostra, in collaborazione con il centro di coordinamento dei prelievi e trapianti di organi dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, di commemorare nel modo migliore questo importante avvenimento e di ribadire l’impegno di Aido nell’educare la comunità e soprattutto le nuove generazioni, alla consapevolezza della solidarietà, al valore del dono, alla cultura della corresponsabilità e dell’integrazione come premesse alla donazione di parte di sé».
Sono passati 50 anni dal primo prelievo di rene agli allora Ospedali Riuniti di Bergamo eseguito dall’équipe chirurgica di Milano dove poi avvenne il trapianto. Il primo trapianto di rene a Bergamo venne fatto nel1989. A donare l’organo il 22 novembre 1972, fu Tiziano Sordelli di Brembate Sotto, un giovane di 18 anni investito da un furgone.
Un evento ricordato sabato con una toccante cerimonia all’Asst Papa Giovanni XXIII. Erano presenti l’attuale coordinatore dei prelievi e trapianti Sergio Vedovati con l’infermiera Claudia Zucchinali e il suo predecessore Mariangelo Cossolini, la presidente di Aido provinciale Bergamo, Monica Vescovi, con i suoi vice Gianpietro Zanoli e Franco Cometti, il sindaco di Brembate Mario Doneda, Silvia Sordelli e Luigi Rocca rispettivamente sorella e cognato del donatore Tiziano Sordelli.
Vedovati nel suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro di Aido non solo per i prelievi di organi, ma anche di tessuti e cellule che, pur non facendo notizia, sono estremamente importanti nel ridare qualità di vita a tante persone: «Per alcune patologie il trapianto è l’unica cura possibile. E serve per questo la disponibilità di organi».
«Ho avuto la possibilità di vivere varie vite – testimonia Giovanni, trapiantato due volte di rene in attesa del terzo – e ho ricevuto tanti doni: la vita innanzitutto, e l’attenzione di tante persone. Ringrazio tutti i medici che con il loro impegno cercano di migliorare di più la nostra vita».
«I due anni di pandemia è indubbio che ci hanno resi forse meno invogliati a fare determinate cose – conclude Monica Vescovi –. Ascoltando le varie testimonianze ci siamo invece resi conto che è necessario continuare con crescente entusiasmo a fare quello che facevamo prima, e ancora di più, sul nostro territorio».
«Non voglio ricordare il 22 novembre – ha detto Luigi Rocca – come il giorno nel quale Tiziano perse la vita, ma quello in cui i nostri Mario e Regina – padre e madre di Tiziano – hanno regalato a un uomo e una donna, l’opportunità di vivere, custodendo dentro di loro una parte di Tiziano». Il pomeriggio si è concluso con la celebrazione della Messa nella chiesa dell’Asst Papa Giovanni XXIII.
Mario Dometti