Tavernola Bergamasca

Hanno scelto la scalata al monte Ferrante i componenti del gruppo AIDO di Tavernola Bergamasca che, dopo lo stop per la pandemia, ha ripreso l’attività aderendo alla proposto del provinciale di portare, in occasione del 50° della nascita del sodalizio, una bandiera realizzata ad hoc per l’occasione raffigurante i loghi di AIDO e CAI, sulla cima di 50 vette delle nostre montagne bergamasche, meta di tantissimi appassionati di escursioni e camminate. Il gruppo di Tavernolesi ha voluto farsi fotografare per il nostro blog a quota di 2.427 s.l.m. del Ferrante per ribadire la volontà dell’associazione di cercare in modo efficace, di diffondere il messaggio a favore donazioni, una finalità perseguita costantemente ed efficacemente sin dalla nascita della prima forma associativa a Bergamo 50 or sono.

 

Mario Dometti

ANNULLO POSTALE FILATELICO
DEL 50°






































Bergamo

Per ricordare i cinquant’anni di fondazione di DOB-AIDO, il Consiglio Provinciale e Regionale del sodalizio ha proposto per sabato 10 luglio dalle10 alle 16 al Palamonti CAI Bergamo (via Pizzo della Presolana, 15 Bergamo) uno speciale annullo filatelico con tre cartoline distinte affrancate con un francobollo commemorativo del Beato don Gnocchi a sessantacinque anni dalla morte.

A bella giornata ha favorito l’afflusso, sia al mattino che al pomeriggio, di Aidini ma anche di curiosi ed appassionati di filatelia che non hanno voluto perdere l’occasione per avere lo speciale annullo.

«Anche se è ancora prematuro parlare di valore economico di questo annullo postale da parte dei collezionisti – sottolinea la presidente provinciale Monica Vescovi - in questa particolare circostanza c’è però un pregio diverso e caratterizzante che un annullo filatelico del genere acquisisce: quello storico, culturale e affettivo che l’operazione assume. Vogliamo ricordare quella scintilla che mezzo secolo fa, all’oratorio di Monterosso, Giorgio Brumat contribuì ad accendere nel cuore di tante persone il fuoco della solidarietà e facendo di AIDO l’espressione dei valori costituzionali della solidarietà, della tutela della salute quale diritto fondamentale dell’uomo e della vocazione universalistica dell’associazionismo. Un grazie alle Poste italiane per questa opportunità, al Circolo Filatelico di Bergamo, al CAI Bergamo per l’indispensabile supporto, condivisione e collaborazione ed infine al vicepresidente AIDO Provinciale di Bergamo Franco Cometti che insieme a me han dato il suo pieno contributo a portare avanti questa iniziativa, in parte finanziata dal gruppo “Oltre la Goggia».

Assente Mario Bonacina del Circolo Filatelico Bergamasco che ha dato un importante contributo organizzativo, per il Circolo ha preso la parola Michele Bernardi ha sottolineato come sia stata una bellissima esperienza di collaborazione. Un evento riuscito al quale abbiamo aderito con entusiasmo vista la bontà dell’iniziativa.

«Vi ringrazio per averci dato la possibilità di partecipare a questa iniziativa – ha commentato il direttore dell’Ufficio postale Bergamo Centro, Annalisa Lomboni – ci avete aperto le porte dandoci la possibilità di creare un annullo filatelico speciale che rappresenta quelli che sono i cinquant’anni della vostra storia che ha visto i bergamaschi sempre attivi. Il mio augurio è che si possa ancora, in futuro, portare dentro quell’entusiasmo che vi ha fatto diventare sempre più numerosi e attivi a favore della vita».

La presidente Monica Vescovi a conclusione ha voluto fare un elogio agli oltre 140 gruppi della provincia di Bergamo «…Senza dei quali - ha detto – non riusciremmo a fare eventi come quello dell’annullo filatelico ed altri ancora. Colonne portanti della nostra Associazione, a loro va il mio grazie personale e di tutto il Consiglio Provinciale di Bergamo».

Alcuni numeri dell’annullo filatelico: sono state stampate 1350 cartoline con raffigurato il nostro indimenticabile fondatore Giorgio Brumat, contenenti ognuna 3 francobolli. Circa 450 sono state acquistate dai gruppi e dal Regionale (comprese le 84 che sono andate fuori provincia). Ne rimangono quindi circa 900 a disposizione dei gruppi che ancora non le hanno richieste e per eventuali appassionati di filatelia.

Mario Dometti

INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA
AEROPORTO DI ORIO

50°































UNA MOSTRA PER
Ricordare

Orio al Serio
«L’immagine è quella di una donna, che ha ricevuto un organo e che per questo è rimasta in vita dando alla luce un figlio. Se guardiamo questa fotografia, in particolare lo sguardo della mamma, si capisce la forza del grande messaggio di AIDO e ancor più il senso della mostra fotografica inaugurata il 30 giugno, all’interno dell’aeroporto di “Orio al Serio”. Un filo invisibile che ha unito il donatore quando la vita lo ha abbandonato e che questa vita, l’ha passata alla madre e da lei al figlio». Con questa frase il presidente AIDO Lombardia Corrado Valli ha aperto il pomeriggio colorato di biancorosso, promosso dal Consiglio Regionale stesso e dalla Sezione Provinciale di Bergamo.

Un’esposizione fotografica nell’ambito dei festeggiamenti del 50° di fondazione DOB-AIDO che i passeggeri in transito dallo scalo bergamasco potranno ammirare per due mesi, per passare successivamente al “Papa Giovanni” e infine nei saloni della Provincia. Oltre a mettere in evidenza la strada percorsa dal sodalizio dalla sua nascita nel 1971 ad oggi, la mostra vuole continuare a far maturare nei singoli la consapevolezza, anche in questo periodo di pandemia, dell’importanza del dono e rendere sempre più presente l’AIDO nel tessuto sociale.

Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente di “Sacbo” Giovanni Sanga che ha sottolineato come, «nonostante le difficoltà del momento, abbiamo fatto il possibile per accogliere l’evento, condividere il percorso di questo 50° e dare la giusta importanza all’associazione e in particolare a Bergamo che ha dato molto in termini di alta dirigenza alla sua guida».
«Una mostra che ha due linee e due direttrici - ha spiegato Corrado Valli - quella del ricordo, scavando nella nostra memoria, comprenderne le fasi evolutive e le persone che hanno contribuito a fare grande AIDO e quella divulgativa che ci ricorda la nostra finalità: quella di far conoscere i messaggi di solidarietà, disponibilità e apertura all'altro affinché, il bene prezioso della vita, possa proseguire grazie a noi, anche dopo quando noi non ci saremo più».
Ha preso la parola quindi la Presidente Provinciale Monica Vescovi che ha ringraziato per l’ospitalità e presentato i prossimi appuntamenti relativi ai festeggiamenti del 50° ha precisato come: «dietro a noi dirigenti ci siano tanti volontari, gente che lavora in silenzio e che rende possibile tutto questo. A loro va il mio grazie e il nostro applauso».
Il presidente Gianfranco Gafforelli ha portato il suo saluto oltre che il ringraziamento per quanto AIDO ha fatto e sta facendo per la comunità: «Un lavoro prezioso, silenzioso, tipico di noi bergamaschi, ma importante per sensibilizzare alla donazione».

«Il nostro è un grande ospedale dove si fanno tanti trapianti - ha commentato il dott. Franco Ferri responsabile coordinamento trapianti al “Papa Giovanni” - ma fino a tanti anni fa la morte di un paziente rappresentava una sconfitta. Oggi vediamo si una sconfitta e tanta tristezza ma anche altrettanta speranza per chi, solo in questi momenti, può trovare una possibilità di rinascita».

Presenti anche: Roberto Pozzi, Omnesanti, Offredi, Rodolfo Rota e Giacomo Gotti che, nel 1971 aiutarono Giorgio Brumat alla nascita del Dob, una associazione per certi versi innovativa per quanto proponeva.
A conclusione il Cav. Leonida Pozzi, storico esponente di AIDO, dopo averne narrato la nascita, ha rimarcato come il lavoro di sensibilizzazione dell’associazione sia rivolto verso il prossimo che soffre al quale va ridata un’esistenza e la vita. «Ho avuto 23 anni fa, un fegato nuovo. Me l’ha donato una donna di 46 anni che con il suo gesto ci ha fatto vivere in cinque. Ho fatto, grazie a lei, 23 anni di vita bellissima e meravigliosa e sono qui a testimoniarla grazie a meravigliosi medici. Posso dire che da allora la presenza di AIDO all’interno dell’Ospedale, con la sua azione di collaborazione, di stimolo e aiuto con borse di studio, ha contribuito a far diventare l’Ospedale di Bergamo un’eccellenza europea. Guardando queste fotografie, pensate ai primi anni di vita, alle difficolta che si incontravano quando la gente sentendo parlare di donazione faceva gestacci. Oggi Bergamo è un patrimonio, ricco di volontariato puro, sincero con la voglia di aiutare gli altri e con la soddisfazione di coricarsi la sera dicendo “Oggi la mia giornata è stata riempita dalla consapevolezza di aver tolto la sofferenza a qualcuno”».

Mario Dometti

https://youtu.be/0riAFmAzgCshttps://youtu.be/SU8twkfv7fA

Ricordi di una vita d'impegno

Venti pannelli fronte retro, una storia lunga mezzo secolo, per conoscere, studiare e condividere la  storia di AIDO.
“La descrizione di un attimo, i  pensieri che cambiano….” così recita la canzone  dei Tiromancino. Un pò come in uno scatto fotografico, ogni attimo che viene immortalato sulla pellicola, è un ricordo da poter guardare per sempre.

Una storia di passione, altruismo e coraggio

Dopo l'inaugurazione al gate dell'aeroporto "Caravaggio" di Orio al Serio, grazie alla disponibilità della direzione dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII, la mostra si sposterà negli spazi dell'Hospital Street, penultima tappa dell'esposizione. Toccherà  alla Provincia, a chiusura del 50°, ospitare la mostra all'interno dello storico palazzo in modo che anche tutta la città possa ammirare, comprendere e scegliere per il Sì.













































































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Le prossime date

La mostra all'aeroporto di Orio rimarrà visitabile ai passeggeri in transito, nei mesi di luglio e agosto. Da settembre ci si traferirà nell'"Ospital street" dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII ed infine, a conclusione  dei festeggiamenti del 50° di DOB-AIDO, nei saloni interni della Provincia di Bergamo  in via Tasso .

Questa mostra nasce dall'archivio sterminato di foto disponibili presso l’Aido Regionale grazie all'opera di sgrossatura che ha fatto il cavalier Pozzi, nostra memoria storica. Monica Vescovi ed Corrado Valli hanno filtrato ed infine è intervenuto  il nostro curatore e Guido Ghilardi che ringraziamo  tanto.
Così come un grazie lo dobbiamo a “gf studio” per il progetto grafico molto accattivante. Un grazie anche a Marzia Taiocchi che ha coordinato i lavori, all'ingegner Reina e ai suoi collaboratori per la disponibilità.

“Abbi cura dei tuoi ricordi perché non puoi viverli di nuovo"

Bob Dylan


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Il Gruppo giovani ha organizzato una gita a Lizzola per la giornata del 20 giugno.

Programma:

Ore 9:30 Santa Messa nella Parrocchiale di Fiumenero
ore 11:00 Salita al rifugio Campel con partenza dal Cimitero di Lizzola. (Possibile salita in seggiovia al costo di 5 euro).

ECCO LE FOTO PIU' SIGNIFICATIVE

 

Il Famedio del cimitero monumentale di Bergamo

PROGRAMMA TRASLAZIONE SALMA DI GIORGIO BRUMAT AL FAMEDIO DEL CIMITERO MUNUMENTALE DI BERGAMO

Flavia Petrin - Presidente AIDO Nazionale e l'Assessore Giacomo Angeloni scoprono la lapide di Giorgio Brumat

Non tutti sono a conoscenza che AIDO sia nata nel quartiere cittadino di Monterosso a Bergamo. Giusto quindi il via libera da parte di Palazzo Frizzoni alla richiesta del Consiglio Provinciale e Regionale dell’associazione di poter annettere al Cimitero Monumentale, dentro il Famedio, la salma del Cav. Giorgio Brumat, l’uomo che cinquant’anni fa ha fondato la DOB - Donatori Organi Bergamo - divenuta, dopo un anno e pochi mesi, AIDO nazionale (originariamente con nome Associazione Italiana Donatori Organi). Una notizia accolta con entusiasmo dai tanti iscritti al sodalizio ed in particolare da quelli bergamaschi che vedono così annoverare Giorgio Brumat, friulano di nascita, fra i suoi uomini migliori per aver dato fama alla città che lo ha accolto e chi gli ha permesso di aprire una strada, ancora lunga da percorrere, ma che produrrà sicuramente grandi benefici.

Gli effetti positivi ottenuti dall’attività di AIDO in questi anni sono sotto gli occhi di tutti e l’atto della traslazione del suo fondatore permette di far conoscere ulteriormente questa associazione e tutto ciò che ha fatto, non solo per migliorare la vita di tante persone ma anche, attraverso il trapianto, per averla ridata a chi non ha alternative di cure e guarigione.

L’evento della traslazione, fissato per domenica 13 giugno, sarà organizzato nel rigoroso rispetto di tutte le norme anti-Covid attualmente in vigore. Il programma prevede il ritrovo alle 10 presso il Famedio del Cimitero Monumentale, con la presenza delle autorità civili: Sindaco o Assessore, dei Presidenti di AIDO Nazionale Flavia Petrin, Regionale Corrado Valli, Provinciale Monica Vescovi e di tre rappresentanti con i labari nazionale, regionale e provinciale. Dopo il suono del silenzio e la lettura della preghiera del donatore, il cav. Leonida Pozzi leggerà un breve discorso legato alla figura di Giorgio Brumat. A seguire la benedizione delle spoglie.

Dopo i discorsi ufficiali, alle 10.30, all’interno della Chiesa Ognissanti del cimitero, verrà celebrata la Santa Messa officiata da don Biagio Ferrari della chiesa di San Fermo, accompagnata dal coro di Adrara San Rocco.

L’accesso è garantito fino alla copertura dei 120 posti a sedere previsti all’interno della Chiesa e degli 80 all’esterno.

L’organizzazione chiede ai gruppi comunali di contingentare la partecipazione al rito a due, massimo tre persone.


 

IL FAMEDIO ACCOGLIE LE SPOGLIE DI BRUMAT
FONDATORE DI DOB-AIDO

ARTICOLO DA "L'ECO DI BERGAMO"
di Mario Dometti

[scarica l'aricolo]

L'omaggio a Brumat nel Famedio del cimitero

ARTICOLO DA "L'ECO DI BERGAMO"
di Mario Dometti

[scarica l'aricolo]

 


Il Cav. Leonida Pozzi past Presidente Regionale AIDO

Toccante discorso del Cav. Leonida Pozzi al termine della Santa Messa

TRASLAZIONE DELLE SPOGLIE MORTALI
DEL CAV. GIORGIO BRUMAT
FONDATORE DI DOB E AIDO
NEL FAMEDIO DELLA CITTÀ DI BERGAMO

 

Siamo qui oggi per rendere omaggio all’indimenticabile Giorgio Brumat, fondatore del DOB (Donatori Organi Bergamo) nel 1971 che divenne, sempre per sua iniziativa, AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi; oggi Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), nel 1973.

Brumat viene oggi accolto tra le figure di particolare prestigio nazionale e internazionale della città di Bergamo, pur essendo nato a Valvasone, in provincia di Pordenone (Friuli Venezia Giulia), perché le fondazioni del DOB e dell’AIDO avvennero nella città di Bergamo.

A lui l’Amministrazione comunale della città di Bergamo, guidata dal Sindaco Giorgio Gori, ha voluto all’unanimità riservare l’eccelso onore a riconoscimento di un operato di alto profilo umano, sociale e morale, che ha reso Bergamo, con AIDO, un punto di riferimento di livello nazionale ed europeo.

Ringrazio la Presidente Provinciale della Sezione di Bergamo, Monica Vescovi, e il Presidente Regionale dell’AIDO Lombardia, Corrado Valli, per avermi affidato questo onorevole incarico di illustrare, seppur brevemente, la figura di Brumat e l’enorme patrimonio civile e sociale, affidato alla nostra comunità.

Ringrazio per la sua significativa partecipazione la Presidente Nazionale AIDO, Flavia Petrin, sempre vicina alla nostra città e particolarmente affezionata al ricordo di Giorgio Brumat, al quale la lega il ricordo dell’amato papà, che proprio dopo un incontro a Bergamo con Brumat decise per la fondazione del Gruppo AIDO nel suo paese di residenza.

Ho cercato di prepararmi al meglio, consapevole che ci vorrebbero libri per raccontare l’avventura di Brumat, le sue origini, il suo radicamento nella nostra provincia. Ho avuto l’onore di conoscere personalmente Giorgio e di essergli amico oltre che di essergli stato vicino in tante avventure associative e socio-sanitarie.

Quello che oggi si dà per scontato in realtà è stato il frutto di intuizioni geniali, addirittura profetiche, portate avanti con la fiducia delle grandi anime, quale fu sicuramente Giorgio Brumat, che si seppe fin da subito circondare di amici fidati e preziosi.

A lui, alla sua straordinaria intuizione germogliata dal suo profondo sentimento di umana solidarietà, noi oggi vogliamo dire il nostro grazie.

Questra nostra Associazione è nata, è stata accudita, difesa e soprattutto amata da Giorgio Brumat.

Sono trascorsi ormai cinquant’anni dalla fondazione del DOB, da quel settembre del 1971 in cui all’oratorio del Monterosso, l’indimenticabile Giorgio lanciò la sua proposta.

Il 14 novembre dello stesso anno nasceva ufficialmente l’Associazione. Pareva a molti una impresa disperata, quella di fondare una Associazione di donatori di organi e, in verità, gli ostacoli da superare furono subito tanti e di difficile gestione, oltre che di vario ordine: morale, scientifico, giuridico, psicologico. Ma la serena e tenace determinazione, frutto dell’intima consapevolezza di essere nel giusto, consentì a Brumat di intraprendere un cammino che pur se spesso disagevole e impegnativo, continua tuttora.

E continua nel segno della solidarietà umana e, in particolare, di quella nuova forma di solidarietà – allora quasi sconosciuta – che vuol dire dare liceità alla donazione di una parte del proprio corpo a favore di una persona, di una sorella o di un fratello nostro simile, che ne ha bisogno per continuare a vivere.

Un gesto gratuito, anonimo, di pura generosità umana e civile. Un gesto che per i cristiani e per tante persone di fedi diverse, esprime, quel concetto che tanto bene ebbe a sintetizzare il santo Giovanni Paolo II: la capacità di “proiettare oltre la morte la vocazione all’amore”.

Nella storia dell’AIDO la figura del fondatore Giorgio Brumat spicca a tutto tondo.

Nella storia personale di chi ha militato, o ancora milita, nell’AIDO, quella figura è impressa in modo indelebile, perché era un uomo generoso e cordiale, che credeva nell’Associazione, da lui voluta con fede incrollabile.

Per AIDO era pronto ad ogni sacrificio, convinto com’era dell’altissimo valore della donazione ma altrettanto convinto della necessità di un impegno totale, volto a creare nei cittadini una “coscienza della donazione” che, seppur mutata dalle radici cristiane e morali, sapesse assumere valore civile e sociale.

Chi ha collaborato con lui non potrà dimenticare le sue doti umane, la sua serenità di giudizio, la sua innata dirittura morale.

In noi bergamaschi, lui friulano, aveva scoperto insospettate qualità che lo spinsero a testimoniare, in occasione del 20° di fondazione dell’AIDO, non solo il suo profondo affetto per Bergamo, sua “città di adozione ed elezione”, ma a dichiarare che solo i bergamaschi avevano quelle doti di riservatezza e generosità indispensabili per rendere possibile la fondazione di una Associazione di donatori di organi, per dare alla stessa l’indispensabile, ulteriore sostegno.

Giorgio Brumat resta il riferimento più alto per la nostra Associazione e, nel suo ricordo, noi commemoriamo oggi i tanti iscritti che, più o meno direttamente, hanno collaborato con lui.

Alla loro fraterna collaborazione, l’AIDO deve particolare riconoscenza, anche per averci offerto l’esempio di come va interpretato il ruolo di coloro che militano in una Associazione di volontariato: con disponibilità totale, con assoluto disinteresse, con cuore aperto ad accogliere, senza esitazioni di sorta, la richiesta di aiuto di chi soffre e ha bisogno di noi.

Oggi sentiamo nel cuore risuonare le parole di Giorgio quando “ad aumentare l’entusiasmo, alimento di una Associazione di volontariato”.

Confermerebbe così quanto ebbe a dire nel suo intervento all’Assemblea nazionale di Fiuggi due giorni prima di morire:

“Noi portiamo un’idea per molti oggi ancora nuova, ma noi l’abbiamo maturata, quindi cerchiamo di caricarla sempre di più. Dobbiamo ricordarci che non lavoriamo per noi, che non abbiamo mai lavorato per noi, ma che lavoriamo per gli altri. Per gli ammalati in particolare”.

Oggi ricordiamo commossi il fondatore dell’AIDO, amico carissimo e prezioso, e facciamo nostre le sue idee, la sua visione di una umanità più giusta e solidale.

Il suo esempio continui ad essere di sprone a tutta l’Associazione a procedere, in unità e concordia, nel cammino che non è ancora concluso.

Il raccogliere queste sue esortazioni e tradurle in concreta opera è, quindi, il modo migliore per tenere viva la memoria di Giorgio Brumat e rendere fecondo il suo esempio.

Caro Giorgio, ti sappiamo là dove tutto è luminosa pace, accanto a chi ti ha preceduto e amato.

Così come ci è di conforto sapere che la tua volontà di donare è stata rispettata e le tue cornee hanno consentito ad altri di riacquistare la vista.

“Gli occhi di un uomo che ha saputo guardare avanti, continueranno a guardare lontano”.

Grazie Giorgio per quello che ci hai insegnato, per averci trasmesso la grande responsabilità di portare avanti il tuo progetto.

Per noi sarà anche questo un modo per non dimenticarti e per continuare con il massimo impegno, quell’impegno che tu hai sempre profuso, a far vivere lo spirito più nobile della nostra Associazione.

Caro Giorgio, oggi riposi in eterno in questo luogo sacro e nobile. Il tuo volto e il tuo sorriso restano nei nostri pensieri e nei nostri cuori.

Per questo, a nome di tutti, ti dico ancora “Grazie e arrivederci”. Continua ad accompagnarci nel nostro impegno associativo.

“Mandi Giorgio” (*)

Il tuo amico
Leonida

Bergamo, 13 giugno 2021

 

* la parola mandi è una formula di saluto in lingua friulana. È utilizzata come formula di benvenuto/bentrovato, ma soprattutto come formula di commiato.

Volti noti testimonial di AIDO

Come è nata l'idea

Un'idea di Stefania Rizzo, segretaria di AIDO Provinciale che ha pensato di utilizzare "volti noti" come Testimonial  che si facessero garanti della credibilità del messaggio di solidarietà di AIDO, associando la propria immagine a quest'ultimo.

A tutti loro va in un sicero grazie.

Ol Bepi, Cantaurore e condotture televisivo.

Mirella Radici, imprenditrice nel campo della ristorazione

Vava 77, Cantante e creartore di parodie in bergamasco.

Oliviero Bosatelli, Corridore Ultra Trail  e Vigile del fuoco

Cristina Radici e Luca Prcassi il mondo dello sci e del calcio

Olga Zambaiti e Angelo Radici, presidente RadiciGroup World e Sci Club Radici Group imprenditori

Serena Ortolani pallavolista a livello mondiale...

Dott. Francesco Ferri, Responsabile Unità di Anestesia e Terapia intensiva Neurochirurgica all'interno del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della ASST Papa Giovanni

Battista e Roberto Marchesi. AVIS AIDO di Sedrina. Battista sportivo da quando era ragazzo. Robeto, più volte campione italiano di biathon olimpionico a Calgary nel 1988

Marco Manzoni, Amministratore Delegato di NTS Moulding

Giuseppe Gotti, Imprenditore metalmeccanico di Sedrina

Cav. Angelo Bonesi, imprenditore di Almè.
Fondatore della vetreria Brembana Srl di Almè (Bg)

Luigi Ferraris, mezzofondista

Daniela Masseroni, Ginnasta, olimpionica e campionessa mondiale

Dott. Privato Fenaroli, Direttore Chirurgia Generale - Senologia ASST Papa Giovanni XXIII

Stefano Scanielli, Amministratore delegato Scame Parre S.p.A.

Paola Paggi, Pallavolista Compionessa mondiale 2006...

Dott.ssa Bibiana del Bello. Coordinamento prelievo e trapianto organi e tessuti PG23

Stefania Quistini
Atleta

Pesenti Marcello
Vice Campione italiano enduro bike

Davide Lenisa
Attore e regista dilettante - Gruppo Aido Sedrina

Pasini Fabio, sciatore di fondo olimpionico a Vancouver 2010 e Soci 2014...

Wladimir Belli, ex ciclista su strda, professionista dal 1992 al 2006, ora dirigente sportivo e commentatore televisivo per Eurosport.

Stefania Corna, pallavolista

Wia Art, per AIDO Gruppo di Albano Sant'Alessandro

Piero Ghislandi, attore, cabarettista e ventriloquo bergamasco

Carlo Beltrami - Bake Off Italia. Pasticcere Viincitore Bake Italia 5 Viincitore Bake off Soeciale Stelle di Natale.

Pietro Lanfranchi, alpinista 4 volte consecutive sul podio delle ultime 4 edizioni trofeo Mezzalama...

Simona Befani, Giornalista e conduttrice televisiva per l'emittente Bergamo TV

Teo Mangione per AIDO Bergamo

Stefano Brignoli, compositore di musica disco dance e cantante per AIDO gruppo di Sarnico

Cristian Raimondi, Ex caciatore, ora collaboratore tecnico dell'Atalanta...

Simonetta CarminatiMountain-bikeCampionessa italiana'89 -'91Campionessa italiana d'inverno 2001Gruppo Aido Grassobbio

Assemblea Ordinaria intermedia 22 maggio 2021

ORDINE DEL GIORNO

1. Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea e nomina di tre o più membri della Commissione
per redigere il documento relativo al punto 4.
2. Lettura della Relazione della Giunta di Presidenza Provinciale sull’ammissione all’Assemblea ai sensi dell’art. 8 comma 5 del Regolamento.
3. Presentazione, discussione e approvazione:
a) relazione del Consiglio Direttivo Provinciale sull’attività svolta nell’anno 2020;
b) relazione sull’esecuzione del programma quadriennale;
c) bilancio consuntivo anno 2020 accompagnato dalla relazione dell’Amministratore e dalla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;
d) bilancio preventivo dell’anno 2021.
4. Predisposizione documento di valutazione dell’attività svolta e di indicazioni e proposte per l’anno in corso 2021 (art. 8 comma 1 regolamento).
5. Varie ed eventuali.
C'è stata inoltre la possibilità di collegarsi da remoto; il link di partecipazione  inviato solo a chi ne ha fatto richiesta.

 

Il Presidente dell'Assemblea Locatelli e la Presidente di AIDO Bg Vescovi
Il Presidente dell'Assemblea Locatelli e la Presidente di AIDO Bg Vescovi

 

Il saluto del Vice Sindaco di Grassobbio
Il saluto del Vice Sindaco di Grassobbio

 

Delegati in remoto
Delegati in remoto

 

Segretaria Stefania RIzzo
Segretaria Stefania RIzzo

 

Fiori per Marika Sottocorna
Fiori per Marika Sottocorna

 

Alcuni delegati
Alcuni delegati

 

Il saluto del Vice Sindaco di Grassobbio
Il saluto del Vice Sindaco di Grassobbio

 

Il Vice Presidente Vicario Zanoli
Il Vice Presidente Vicario Zanoli

 

Intervento Cav. Pozzi
Intervento Cav. Pozzi

 

Interventi dei delegati
Interventi dei delegati

 

Intervento del Presidente Regionale Corrado Valli
Intervento del Presidente Regionale Corrado Valli

 

Lettura Documento programmatico
Lettura Documento programmatico

 

Relazione del Tesoriera Pesenti
Relazione del Tesoriera Pesenti

 

Risposte ai delegati dott. Cossolini
Risposte ai delegati dott. Cossolini

 

Una delgata segue la relazione
Una delgata segue la relazione

Emittente: Radio Alta

In occasione del 50° di DOB-AIDO l'emittente radiofonica Bergamasca ha intervistato Stefania Izzo, consigliere provinciale di AIDO Bergamo e segretaria.

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