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Assemblea Ordinaria intermedia 2 aprile 2022

2 Aprile 2022

Assemblea Ordinaria Intermedia 2 Aprile 2022

 

Un’Assemblea ordinaria intermedia molto partecipata, quella proposta in presenza e in remoto da Aido Provinciale Bergamo, sabato 2 aprile  nell’accogliente sala multifunzionale di via Zanica a Grassobbio. Il verbo “Ricominciare” è stato il leitmotiv che ha reso poco “ordinario” per importanza, un pomeriggio che ha visto approvare all’unanimità la Relazione dell’Attività del Consiglio Provinciale 2021 presentata in una nuova e accattivante veste grafica, una sorta di “numero unico” a ricordo del 50° della fondazione di Dob-Aido così come il Bilancio Consuntivo 2021 il preventivo 2022. 

Prima dell'inizio dei lavori è stato presentato “Fai gol con Aido”, il torneo di Calcetto che riprenderà, dopo lo stop per il Covid, a Gorle il 15 maggio prossimo. Sono seguiti poi, i saluti all’Assemblea da parte della Vice Sindaco di Grassobbio Lorenza Giangregorio che ha ringraziato Aido per il lavoro svolto.

Sul palco è poi salita la dott.ssa Elena Buelli, responsabile del coordinamento prelievo e trapianto d’organo dell’ASST Papa Giovanni che ha presentato il nuovo coordinatore dott. Sergio Vedovati che prenderà a breve il suo posto. Nell’esibire i numeri dei trapianti di organi, tessuti e cellule staminali fatti in Italia e al Papa Giovannzi XXIII, la dottoressa Buelli ha sottolineato come, purtroppo, ci siano state ancora, per lo più da parte delle famiglie, opposizioni al trapianto. Ha confermato inoltre come il normale rallentamento dovuto alla pandemia sia ormai quasi superato, un auspicio al ritorno ai numeri precedenti.  

Ha preso quindi la parola la Presidente Provinciale Aido  Bergamo Monica Vescovi che, insieme ai membri della giunta, ha relazionato sulle tantissime attività che svolte quest’anno nella bergamasca. «Stiamo vedendo una luce, probabilmente quella luce che ci permetterà un po’ alla volta di ricominciare a vivere una vita quasi normale. La paura sta uccidendo un po’ tutti noi nell’anima. Nonostante questo lo scorso anno, abbiamo organizzato molti eventi in occasione del 50° anniversario di DOB-AIDO. Ma vi garantisco che non è stato affatto semplice. C’era paura. Se oggi siamo qua, lo siamo perché crediamo possibile dare una risposta positiva, una speranza di vita alle 8.000 persone che aspettano in lista d’attesa la possibilità di rinascere ed avere un trapianto».

Anche se da remoto e alla vigilia del suo 86° compleanno, ha preso la parola il Cav. Leonida Pozzi, storica colonna di AIDO, che ha ricordato la figura del fondatore Giorgio Brumat. «A lui e alla sua straordinaria intuizione - ha commentato Pozzi -, noi oggi vogliamo dire il nostro grazie, nel segno di quella nuova forma di solidarietà allora quasi sconosciuta, che vuol dire dare liceità alla donazione di una parte del proprio corpo a favore di un nostro simile che ne ha bisogno per continuare a vivere: un gesto di pura generosità umana e civile che esprime la capacità di proiettare oltre la morte la vocazione all’amore».

Dopo la lettura del documento di indirizzo di politica associativa e il calendario delle manifestazioni previste per quest’anno, ha preso la parla il presidente Regionale di Aido Corrado Valli che ha evidenziato con soddisfazione come nella relazione presentata si sia sottolineato il contributo importante del Regionale. «La foto di copertina evidenzia come le sementi che il contadino ha sparso sul campo, daranno frutti a lungo termine, frutti che vedremo più in la nel tempo. E questa è la mission di Aido: seminare sperando di raccogliere, e i nostri “raccolti” saranno le donazioni, la percentuale di opposizioni che diminuisce, il viso della signora raffigurata nei pannelli della mostra, che dopo il trapianto conduce una vita normale, porta avanti la gravidanza e fa crescere un figlio».
Dopo aver sottolineato l’efficacia della nuova app “DigitalAido” che ha raccolto da ottobre ad oggi oltre 10.000 iscrizioni, il presidente Regionale ha così concluso: «Si, ricominciamo, ma questo sarà possibile se continueremo a mettere in campo la forza che crea quel contatto umano personale irrinunciabile per la nostra Associazione.

Mario Dometti


Scarica la relazione in pdf

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