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Petosino: 50° di fondazione - 30 ottobre 2022

30 Ottobre 2022

Gruppo di Petosino: 50° di fondazione - ottobre 2022

Mezzo secolo di vita

Il mezzo secolo di vita del gruppo comunale Aido “Giancarlo Tironi” di Petosino, è stato festeggiato ieri con grande entusiasmo da parte sia degli iscritti che dalla popolazione. Buona è stata la partecipazione delle sezioni della zona che, con i loro labari, hanno dato colore alla manifestazione ornata dalla presenza graditissima della presidente provinciale Monica Vescovi e dei vice presidenti Gianpietro Zanoli e Franco Cometti: Presenti inoltre il sindaco di Sorisole Stefano Vivi e il suo vice Eugenio Zambelli. «Petosino oggi deve essere orgogliosa del proprio gruppo comunale che, oltre essere uno dei più attivi della provincia, è stato uno dei primissimi nati in Italia insieme a quelli di Brembate sopra, San Giovanni Bianco e Capriate San Gervasio, quando ancora la l’Associazione Italiana Donatori d’Organi, non era stata formalizzata. A Petosino il gruppo è nato 20/10/1972. Fu il fondatore Giorgio Brumat, ad autorizzare queste eccezioni (Aido nacque ufficialmente nel 1973) presiedendo alle assemblee a dimostrazione come sapesse muovere le comunità a fronte dell’idea di donazione organi, ben prima della formalizzazione notarile. Lunga vita quindi al gruppo che con rinnovato impegno riprende la strada della solidarietà dopo lo stop imposto dalla pandemia».

Il programma è iniziato alle 8.30 con la celebrazione della Messa nella parrocchiale, animata dalla corale “Madre del Buon Consiglio” di Petosino e officiata dal parroco don Fabio Fassi. Al termine il corteo, coordinato dal servizio di sicurezza della polizia locale e dell’Associazione Carabinieri in congedo, si è diretto ai monumenti Avis-Aido e i caduti per la Patria. Presenti i labari di Avis Sorisole e Petosino, Alpini e pensionati di Petosino

Alle 10.30 all’Oratorio di Petosino sono state consegnate 13 nuove tessere. Targhe a ricordo dei fondatori Giovanni Offredi Omnessanti, Enzo Parietti, Dino Bonomi e del donatore Francesco Silini, consegnate ai famigliari.

La Presidente AIDO Provinciale Bergamo Monica Vescovi con il Presidente del gruppo di Petosiono Ezio Gambirasi
























Il saluto del presidente Ezio Gambirasi

A nome del consiglio del gruppo AIDO di Petosino, degli oltre 500 iscritti e mio personale, porgo a tutti i  presenti un caloroso benvenuto ed un vivo ringraziamento per averci onorato con la Vostra presenza dando lustro a questa nostra manifestazione organizzata per ricordare i 50 anni di fondazione, dal 1972 ... 2022.

Il seme venne piantato nel 1971 e ufficializzato nell’Ottobre del 1972,  il gruppo era di settanta aderenti sparsi oltre che a Petosino anche nei vari paesi del circondario. A quel punto venne convocato l'assemblea della zona sotto la presidenza del fondatore Giorgio Brumat dove fu eletto il primo consiglio. “Questo - disse Brumat - è il primo gruppo dopo quello del Monterosso”. Fu eletto presidente  Offredi Omnessanti, riconfermato per 40 anni consecutivi, a cui sono seguiti altri gruppi delle valli.

In questi anni particolari di pandemia e di conflitti globali, dove la chiusura dovuta al Covid ha cercato di tarparci le ali sulla possibilità di convivere tra noi esperienze di solidarietà. Non è riuscito, ed ora stiamo cercando di rinascere ancora piu forti di prima. AIDO ricorda ad ogni persona che quando l'incertezza prevale, è possibile, attraverso la solidarietà, cambiare le cose e non essere soli nel proprio stato di bisogno e lanciare il nostro messaggio di vita, per molti speranza per il futuro.

Il nostro impegno, molto semplice perché basta la testimonianza, ma a volte arduo in quanto non sempre è facile far capire alla gente che ancora oggi ha forti dubbi sulla donazione, ma basta soffermarci un attimo a pensare che ancora molte persone muoiono in attesa di un trapianto come ultima spiaggia per vivere, non neghiamo a loro una speranza.

Portiamo avanti con impegno i concetti della donazione, organizzando incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani,  potenziali futuri donatori, ed attraverso la loro voce innocente contagiare gli adulti alla sensibilizzazione per di dire "SI" alla donazione degli organi.

Sensibilizzando con le domeniche di propaganda ponendo il gazebo nelle piazze ed in occasione delle varie manifestazioni.

Collaboriamo con le altre associazioni per iniziative in comune rivolte alla popolazione del territorio, come la camminata della solidarietà con l'AVIS di Petosino ed il Gruppo Missionario per la raccolta di fondi per i padri missionari.

Da non dimenticare lo strumento importante per il progetto "Scegli in comune", in occasione del rinnovo della carta di identità,  esprimendo la propria volontà presso l'ufficio anagrafe comunale

Strumento che sottolinea l’importanza del valore sociale rispetto a tutte le iniziative di sensibilizzazione volte a diffondere la cultura della donazione. Progetto voluto fortemente dall'AIDO regionale e provinciale per sensibilizzare la popolazione. Da sottolineare la forte adesione nel nostro comune.

Ringrazio il presidente provinciale Sig.ra Monica Vescovi per la presenza, i gruppi AIDO di Sorisole, Azzonica e AVIS della  sezione di Sorisole e Petosino per la loro collaborazione e inoltre  l'Associazione dei Pensionati di Petosino ed il Gruppo Alpini che hanno partecipato con una loro rappresentanza al corteo.Ringrazio i parenti dei nostri donatori. Quest’ultimi sono presenti spiritualmente tra noi, ed hanno dimostrato in modo concreto cosa è il valore del dono senza tanto rumore e pubblicità.Inoltre ringrazio il Comune di Sorisole, la Parrocchia, la banca BCC di Milano e tutti quegli enti, associazioni e persone che sensibili al nos tro impegno e dando importanza a tale evento per la nostra comunità permettono che ciò si realizzi. Infine ringrazio l'artefice di questi 50 anni, Offredi Omnessanti, da noi chiamato affettuosamente Giovanni
E' venuto a mancare nel mese di gennaio di quest'anno, orgogliosamente è riuscito a vedere i festeggiamenti per il 50esimo di fondazione da parte di Giorgio Brumat del DOB il primo gruppo nato nel 1971 al Monterosso.
Egli ha lasciato un vuoto che ancora oggi a fatica riusciamo a colmare, ma i cui consigli continuano a spronarci nel nostro impegno. Egli ha gettato nel nostro paese il seme della speranza per molte persone.
Insieme con lui ricordiamo anche Enzo Parietti e Dino Bonomi; non più presenti tra noi da qualche anno, instancabili collaboratori e facenti parte del nostro gruppo  per molti anni e che con Giovanni hanno condiviso numerose iniziative a beneficio della comunità

Il seme piantato da Giovanni ed altri con lui ha generato un pianta sempre più grande, i cui frutti stiamo raccogliendo con orgoglio e soddisfazione  sia per le adesioni che per i trapianti eseguiti sempre più numerosi e strabilianti dove nuove tecnologie permettono di eseguire, innovazioni impensabili all’anno di fondazione dell’AIDO.

Nuovi semi per  nuove piante che daranno nuovi frutti che sicuramente raccoglieremo in futuro e che il sottoscritto raccogliendo questa eredità con l'aiuto di tutti possa tramandare ai posteri.

Grazie a tutti per essere intervenuti alla nostra festa.

http://blog.aidobergamo.it/wp-content/uploads/2022/10/VID-20221030-WA0143.mp4

Discorso della presidente provinciale Monica Vescovi

«Petosino oggi deve essere orgogliosa del proprio gruppo comunale Aido che, oltre essere uno dei più attivi della provincia, è stato uno dei primissimi gruppi nati in Italia, quando ancora la l’Associazione Italiana Donatori d’Organi, non era stata formalizzata. A Petosino il gruppo è nato 20/10/1972 ed è preceduto solamente da Brembate sopra (febbraio 1972), primo gruppo ad essere costituito, San Giovanni Bianco e Capriate San Gervasio (giugno 1972) seguito da Dalmine (novembre 1972). Fu il fondatore Giorgio Brumat, ad autorizzare queste eccezioni presiedendo alle assemblee a dimostrazione come sapesse muovere le comunità a fronte dell’idea di donazione organi, ben prima della formalizzazione notarile. Lunga vita quindi al gruppo che con rinnovato impegno riprende la strada della solidarietà dopo lo stop imposto dalla pandemia»

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