Predore
Una panchina rossa, simbolo di opposizione alla violenza nei confronti delle donne. Un segno duraturo di memoria e speranza, da diffondersi ovunque, partendo proprio dove ragazzi e adolescenti condividono le loro prime amicizie. Da qui la proposta di AVIS-AIDO, supportata dal Comune di Predore, sulla necessità di parlarne nelle scuole e nelle palestre ma anche all’interno degli oratori dove, con l’estate in corso, ci si riunisce per i vari centri ricreativi. Ed è in questo contesto che ai due presidenti, Angelo Piantoni (AVIS) ed Elisa Suardi (AIDO) è nata l’idea durante il CRE dei ragazzi di II media, di lasciare qualcosa significativo e visibile in piazza Vittorio Veneto e la panchina rossa ne sarà la testimonianza. A colpi di carta vetrata, pennelli e vernice rossa, sotto la guida di Daniele, Gabriele 1 e 2, Luca, Mattia e coordinati dalla maestra Marina Girelli, si stanno impegnando a realizzare questo tangibile segnale di riflessione, ristrutturando questo oggetto. «Crediamo in questo semplice e tangibile gesto – spiega Elisa Suardi - per diffondere un messaggio importante. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più giovani, con momenti di riflessione. Ci sarà una targa delle due associazioni con la frase: “Per non dimenticare le donne vittime della violenza. AVIS-AIDO per la comunità di Predore. Ancora top secret il testo, scelto per l’occasione dai ragazzi, ma sicuramente emergerà l’importanza dei termini: “Dono e Rispetto”».
L’inaugurazione della panchina rossa è programmata per il pomeriggio di mercoledì 14 alle 18 prima della Santa Messa a ricordo del concittadino Cesare Fedrighini, trapianto di reni nel 1990 ed indimenticabile presidente di AIDO, ad un anno dalla sua morte.
Mario Dometti
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